Cultura

Boom del biologico nelle mense scolastiche: +50%

Già 300 comuni hanno scelto di far mangiare naturale agli alunni; l'anno scorso erano 199

di Gabriella Meroni

Menu scolastici piu’ ‘verdi’ nelle scuole italiane. Sono gia’ 300 quest’anno i comuni che hanno scelto i cibi biologici per le mense scolastiche, ben 101 piu’ dello scorso anno, con un incremento del 50% netto (ad ottobre 2000 erano 199).

Salgono cosi’ a 380mila gli studenti che ogni giorno mangiano in modo sano e naturale (235mila piu’ del 2000) in 18 regioni con le “new entry” di Campania e Basilicata. A guidare la classifica il Veneto, con 70 bio-mense, seguito dall’Emilia Romagna con 60, da Lombardia e Friuli Venezia Giulia con 30, dalla Toscana (25), Piemonte e Marche (15), e Liguria (10). Tra le grandi citta’ che hanno inserito nelle mense scolastiche i menu’ biologici: Roma, con 140mila pasti giornalieri; Venezia, Milano e Torino. I dati sono stati presentati oggi da Aiab, l’Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica e Legambiente nel corso della conferenza stampa per la presentazione della seconda Biodomenica il 7 ottobre. Il biologico a scuola ha visto uno sviluppo eccezionale: dalle 107 mense biologiche del 1999, si e’ passati alle 199 del 2000 e alle 300 del 2001.

Lo scorso anno sono stati serviti 267.474 pasti di questo tipo al giorno, mentre oggi ben 380.000 studenti tra bambini e ragazzi, mangiano bio. La diffusione delle biomense e’ particolarmente sviluppata al Nord, con 225 mense (erano 151 nel 2000); segue il Centro con 61 (37 lo scorso anno) ed il Sud e le Isole che passano da 11 a 14. Il panorama tra le scuole e’ molto variegato: si va da quelle che hanno inserito i prodotti biologici in modo circoscritto (solo uno o alcuni prodotti, oppure solo uno o due giorni la settimana), a quelle che offrono l’intero pasto bio ed affiancano al momento della mensa anche un progetto didattico piu’ ampio. A scuola ma non solo: nell’ultimo anno il 54% degli italiani ha acquistato prodotti biologici nei supermercati (il 51% per le maggiori garanzie di sicurezza, il 22% per curiosita’, il 14% perche’ li trova piu’ buoni). I prodotti biologici piu’ venduti sono frutta, verdura, latte e derivati, biscotti, cereali e pasta.

Piu’ di un terzo della produzione biologica italiana viene esportato, principalmente in Europa, ma anche su mercati piu’ lontani (Usa, Giappone). I prodotti piu’ apprezzati all’estero sono la frutta e gli ortaggi, l’olio extra vergine d’oliva, il vino (con eccellenti prodotti premiati alle piu’ importanti rassegne vinicole internazionali), i formaggi (dal Parmigiano Reggiano alle pi rare specialità tradizionali), la gastronomia (salse, condimenti della tradizione popolare e innovativi), la pasta (integrale, bianca, semplice o aromatizzata), i gelati ed i surgelati, la frutta secca, i cereali, i legumi. Il biologico negli ultimi anni ha conosciuto un grande sviluppo e oggi e’ una realta’ rappresentata da circa 50.000 operatori, con un giro d’affari nazionale stimato in oltre 2000 miliardi di lire (1999). Sono oltre 1.000 i negozi specializzati di alimenti biologici censiti in Italia. Il 66% dei punti vendita è situato al Nord, il 22,5% al Centro e il 7,6% al Sud con circa e il 3,8% nelle Isole. Tra le regioni ai primi posti, la Lombardia con 148 esercizi, seguita da Piemonte (138), Veneto (114), Emilia-Romagna (88), Lazio (80) e Toscana (73).

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.