Cultura

Domani a Brescia il Nobel dei missionari

Saranno premiati padre Aldo Marchesini, medico chirurgo in Mozambico; madre Gina Gamba, da quarant'anni in Congo e Togo; Claudio Vezzaro, laico e disabile, che in Thailandia si occupa di riabilitazio

di Daniela Romanello

Il premio “Cuore Amico” verrà consegnato domani, sabato 6 ottobre a Brescia, alle ore 9.30, presso il teatro Piamarta del centro Artigianelli di via Piamarta. Questa onorificenza, definita ?il Nobel dei missionari?, viene assegnata ogni anno, da undici anni, a tre missionari (un religioso, una suora, un laico) per il loro impegno in terra di missione. Ha una dotazione economica di 300 milioni di lire, che vengono suddivisi tra i tre premiati. Si tratta di un riconoscimento per quanti, in terra di missione, oltre a testimoniare il Vangelo lavorano per la promozione umana e per la diffusione di un messaggio di pace. Scopo è quello di dare ? attraverso la scelta e la premiazione di tre di loro – un pubblico tributo al lavoro silenzioso di tutte migliaia di uomini e di donne, religiosi e laici, che come testimoni di Cristo si prodigano per la promozione umana delle popolazioni presso le quali operano, con la creazione di scuole, di ospedali, iniziative e attività tese al miglioramento delle condizioni di vita. Il premio è stato assegnato al missionario medico padre Aldo Marchesini, da vent?anni chirurgo nell?ospedale di Stato di Quelimane, in Mozambico, alla suora missionaria madre Gina Gamba, da quarant?anni in Congo e in Togo, per l?indefesso lavoro in strutture sanitarie da lei stessa create e al volontario laico Claudio Vezzaro, portatore di handicap, che in Thailandia ha realizzato una casa di accoglienza e assistenza per i disabili emarginati e segregati nelle proprie case. Un riconoscimento speciale viene assegnato a tre monasteri di clausura. Per l?America Latina al monastero “El Magnificat”, delle sorelle povere di Santa Chiara a Cartagena (Colombia), per l?Africa al monastero delle Clarisse di Lilongwe (Malawi) e per l?Italia al monastero delle Clarisse di Vallegloria di Spello, in provincia di Perugia. Quest?anno il premio assume un significato particolare, a causa dell?altissima tensione suscitata dagli attentati dell?11 settembre e dei venti di guerra che soffiano insistentemente. Sarà dunque volto a ricordare il dovere di missionari e volontari laici di essere promotori di pace. Creatrice di questo premio è l?associazione missionaria “Cuore Amico”, fondata a Brescia nel 1980 da don Mario Pasini. Gli aderenti all?associazione aumentano di anno in anno e attualmente sono oltre 50mila. Con piccole e grandi offerte, secondo le proprie possibilità, ciascuno sostiene iniziative e attività dei missionari. Dalla proposta di offerta di mille lire (equivalenti allora a tre caffè) che nel 1981 ha consentito di sostenere progetti missionari per 258 milioni di lire, si è passati agli attuali 5 miliardi l?anno. Le numerosissime richieste di aiuto provenienti dal sud del mondo vengono vagliate e valutate da un consiglio direttivo, composto da religiosi e laici, che indica le priorità di intervento secondo vari criteri di valutazione, non ultimo, il rapporto costo/opportunità dell?intera operazione. La collaborazione con altre realtà è divenuta, poi, esperienza consueta, così come la partecipazione a campagne di sensibilizzazione sulle problematiche dei Paesi in via di sviluppo e di appoggio alle nuove opportunità in materia di commercio equo e di risparmio etico. I settori di intervento dell?associazione, diventata nel 1999 Onlus, nel corso del tempo si consolidano e divengono veri e propri indirizzi di fondo, e possono essere così sintetizzati: formazione religiosa, scuola, sanità, sviluppo economico, adozione a distanza, emergenze, promozione femminile. L?associazione Cuore Amico ha sede a Brescia, in viale della Stazione 33, tel. 030.3757396, fax 030.3771834, email: info@cuoreamico.org Cuore Amico


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