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Tre leggi per la giustizia. Partita la raccolta firme

10mile le firme raccolte in poche ore ai banchetti organizzati martedì 9 aprile. Nel comitato promotore Giustizia per i diritti di Cittadinanzattiva. Le proposte di legge di iniziativa popolare riguardano tortura, carceri e droghe

di Redazione

Soddisfatti. Così si definiscono i promotori della campagna “3leggi per la giustizia e i diritti. Tortura, carceri, droghe”. Martedì 9 aprile, infatti, si è dato il via alla raccolta firme con banchetti davanti ai tribunali di diverse città e le firme sono fioccate.
«Siamo molto soddisfatti del risultato di questa prima giornata di mobilitazione nazionale sulle tre proposte di legge di iniziativa popolare per la introduzione del reato di tortura, la legalità nelle carceri e per la modifica della legge sulla droga», afferma infatti Laura Liberto, coordinatrice nazionale di Giustizia per i diritti-Cittadinanzattiva, che aderisce al Comitato promotore della campagna “3leggi per la giustizia e i diritti”.

«In poche ore sono state raccolte oltre 10mila firme. Una dimostrazione di partecipazione di migliaia di cittadini, soprattutto giovani, per la tutela della dignità umana e dei diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione» osserva ancora Laura Liberto.

In particolare le tre proposte riguardano:
Introduzione del reato di tortura nel codice penale, vuole sopperire a una lacuna normativa grave. In Italia manca il crimine di tortura nonostante vi sia un obbligo internazionale in tal senso. Il testo prescelto è quello codificato nella Convenzione delle Nazioni Unite. La proibizione legale della tortura qualifica un sistema politico come democratico.
La seconda, Per la legalità e il rispetto della Costituzione nelle carceri, vuole intervenire in materia di diritti dei detenuti e di riduzione dell’affollamento penitenziario, rafforzando il concetto di misura cautelare intramuraria come extrema ratio, proponendo modifiche alla legge Cirielli sulla recidiva, imponendo l’introduzione di una sorta di “numero chiuso” sugli ingressi in carcere, affinché nessuno vi entri qualora non ci sia posto. Insieme alla richiesta di istituzione di un Garante nazionale per i diritti dei detenuti, viene anche proposta l’abrogazione del reato di clandestinità.
La terza proposta, infine, rigurda: Modifiche alla legge sulle droghe: depenalizzazione del consumo e riduzione dell’impatto, vuole modificare la legge sulle droghe che tanta carcerazione inutile produce nel nostro Paese. Viene superato il paradigma punitivo della legge Fini-Giovanardi, depenalizzando i consumi, diversificando il destino dei consumatori di droghe leggere da quello di sostanze pesanti, diminuendo le pene, restituendo centralità ai servizi pubblici per le tossicodipendenze.

La raccolta firme prosegue in altri appuntamenti e – fanno sapere dal comitato promotore – a breve sarà possibile firmare anche presso le sedi dei Comuni di residenza, possibilità attiva già su Roma, Ancona e Ferrara. La campagna può essere seguita anche in twitter all'hashtag #firma3leggi
L’elenco dei comuni è aggiornato sul sito della campagna www.3leggi.it