Welfare
“Bosco libera tutti”, uno spettacolo e un messaggio
Stasera debutta il musical di Butterfly, la compagnia teatrale della Comunità di Capodarco, composta da persone con disabilità intellettive, relazionali e fisiche.
«Il bosco a volte è un ambiente che suscita timore, paure, nel nostro spettacolo è invece uno spazio accogliente in cui tutti gli esseri viventi si sentono liberi», racconta Roberta Montesi, educatrice della Comunità e responsabile della compagnia teatrale. Lo spettacolo è al Teatro Verde di Roma, dalle ore 21 (ingresso gratuito dalle ore 20).
Come viene interpretato il concetto di libertà?
«Con il corpo. I nostri ragazzi hanno problemi di linguaggio più o meno grave e i gesti sono il mezzo con cui comunicano anche sul palcoscenico».
Ci dobbiamo aspettare uno spettacolo di mimo?
«Assolutamente no. Non c’è l’imitazione di gesti, i nostri ragazzi non mimano un’azione, ma all’ascolto della musica vivono delle emozioni che portano sul palcoscenico».
Che musiche si ascolteranno?
«Inedite come le coreografie. Si va dalle melodie al rock. Le musiche sono state realizzate da una rock band di ragazzi portoghesi con disabilità. Li abbiamo incontrati in Germania durante uno scambio culturale fra compagnie teatrali e musicali. E da questo rapporto di simpatia è nato il lavoro per il musical».
Butterfly ha oltre 10 anni, un bilancio?
«Sul palcoscenico i ragazzi finalmente sono messi in grado di dare, e danno moltissimo. Loro che invece sono abituati a ricevere, a ricevere cure, assistenza, a volte anche compassione. I nostri ragazzi sul palcoscenico si trasformano, come dice il nome della nostra compagnia, Butterfly…»
Vale a dire?
«Ci sentiamo come le farfalle, che prima sono bruttine nel loro bozzolo e poi si trasformano diventando belle, leggere e che grazie al volo vedono il mondo da diversi punti di vista e possono posarsi anche nei posti più piccoli».
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