Welfare

Finale Emilia, il sindaco abbatte le aliquote Imu

Drastica decisione di uno dei Comuni simbolo del sisma emiliano. Il sindaco a Vita.it: "usiamo i fondi straordinari governativi per ridurre il debito comunale, chiedendo meno tasse alla popolazione"

di Daniele Biella

“Stando all'attuale situazione dei comuni terremotati, alla totale mancanza di risposte da parte del Governo Centrale in merito ai trasferimenti del Fondo di Riequilibrio, alle richieste dei cittadini terremotati di rimborso Imu 2012, al Patto di Stabilità ancora in vigore, al pagamento di tutti i mutui 2013, nonché all'entrata in vigore della nuova tassa, assurda e pesantissima, la Tares, l'Amministrazione Comunale di Finale Emilia ha deciso di abbattere le aliquote Imu del 2013 portandole ai minimi. A tal fine il Comune di Finale Emilia utilizzerà, in sede di bilancio preventivo, le entrate straordinarie dell'assicurazione sui beni pubblici colpiti dal sisma”. È la perentoria decisione di Fernando Ferioli, sindaco di uno dei comuni più vessati dal terremoto avvenuto nel 2013 in Emilia e dalle sue conseguenze umane ed economiche.

“Ora basta. So che non è il massimo usare i fondi straordinari per la gestione dell’ordinario, ma a questo punto bisogna evitare che la situazione divenga insostenibile, per il Comune come per i cittadini”, spiega Ferioli a Vita.it, “dobbiamo dare risposte urgenti alla nostra gente, alle prese con pagamenti, mutui e altre spese che a oggi sono riprese nonostante le condizioni di vita sono molto peggiorate a causa del sisma”. La gente fa quel che puo’, ma la crisi da queste parti è ancora più lacerante. A essa si aggiunge la rabbia per la lontananza, in tutti i sensi, del sistema centrale: “Il Governo è assente, il poco che ha fatto non basta, sono stati tagliati quattro consiglieri comunali, che avevano un gettone di presenza di soli 16 euro a volta, ma intanto si continua a spendere un miliardo di euro all’anno per la Camera e altrettanto per il Senato”.

Per i cittadini di Finale Emilia la decisione del primo cittadino è un sospiro di sollievo: “tutti hanno perdite, i servizi ovviamente non sono come quelli di prima e menomale che il volontariato opera in modo eccezionale, in più le agevolazioni sono terminate e per ora non c’è volontà governativa di trovarne altre come per esempio la dilazione nei pagamenti delle tasse”, continua Ferioli, eletto nel 2011 in luna lista civica legata al Pd e comunque critico anche verso i suoi predecessori sempre in quota centrosinistra: “i debiti comunali, almeno 30 milioni di euro, sono figli del terremoto, certo, ma anche di una gestione scanzonata precedente”. Con la nuova delibera della Giunta, verranno recuperati due milioni di euro, che verranno usati per liquidare la stessa somma che il Comune ha in debito in conto capitale, nello stesso tempo diminuendo l’Imu darà un po’ di respiro a molti cittadini (per le case inagibili l’esenzione dall’imposta è in vigore fino al 31 dicembre 2014). “Sono il primo che non vuole abbandonare i nostri beni artistici gravemente danneggiati dal sisma, ai quali i fondi straordinari sono dedicati”, precisa il sindaco, “faremo di tutto per recuperarli in futuro”.   

 


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA