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Sbarca a Foggia il progetto “Per un web sicuro”

Alla scuola secondaria Giovanni Bovio l'inziativa promossa dal Movimento italiano genitori in collaborazione con Polizia Postale e delle Comunicazioni

di Redazione

Dopo il Lazo la Puglia. E’ sbarcata oggi a Foggia, alla scuola secondaria Giovanni Bovio il progetto “Per un web sicuro”, promosso da Moige – movimento italiano genitori, TrendMicro e Cisco, in partnership con Google Italy e in collaborazione con Polizia Postale e delle Comunicazioni e che coinvolgerà oltre 40.000 persone tra ragazzi, genitori, nonni e docenti nelle scuole medie italiane.

Da una ricerca del Moige – movimento italiano genitori appena conclusa dall’ITCI – Istituto di Terapia Cognitivo Interpersonale, presieduto dal professor Tonino Cantelmi, sull’uso di internet da parte dei minori, condotta su un campione di circa 1000 minori in Italia, è emerso che 9 minori su 10 (l’87,8%) navigano in rete quotidianamente. Il 18% degli intervistati afferma di trascorrere in rete più di 3 ore al giorno: di questi, 5 su 10 (50, 5%) ha dagli 11 ai 13 anni. Sono invece circa l’8% i bambini che si connettono ad Internet per più di 5 ore e hanno meno di 10 anni.

Inoltre solo 3 genitori su 10 sono attenti all’uso che i loro figli fanno di internet. Il 57,6% dei ragazzi utilizza internet da solo. 1 su 3 naviga dalla propria stanza e 1 su 4 “soffre” dell’impossibilità di navigare anche solo per un giorno. 14 minori su 100 hanno accettato un appuntamento al buio proposto da sconosciuti. Social network (6 minori su 10 sono iscritti) e gioco sono le attività prevalenti in rete.

«I nostri dati», spiega Maria Rita Munizzi, presidente del Moige, «dimostrano quanto sia necessario far capire ai ragazzi, ma anche ai genitori e ai nonni, quali insidie può celare la rete, primi tra tutti la pedopornografia e il cyberbullismo, pericoli reali e non virtuali che possono danneggiare in maniera grave l’integrità e l’incolumità dei nostri figli. Occorre, pertanto, massima attenzione da parte di tutti, famiglie e educatori, per diffondere la cultura dell’uso corretto di internet»