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Svolta USA: insegnanti armati a scuola

Una nuova legge permetterà da luglio a tutto il personale scolastico di entrare in classe con armi da fuoco "a scopo preventivo". Obbligatorio un corso per imparare a sparare. Ma non tutti sono d'accordo

di Gabriella Meroni

Dopo il dibattito scoppiato negli Stati Uniti sull'uso delle armi a scuole per difendersi da possibili attacchi di pazzi assassini, il South Dakota ha impresso una decisiva svolta alla questione: ha infatti varato una legge che consente agli insegnanti e al personale scolastico in generale di portare armi durante il servizio. L'intento della legge è dichiaratamente quello di "prevenire le stragi come quella del Connecticut" lo scorso dicembre a Newtown, in cui sono morte 26 persone.

Mentre la Casa Bianca si è dichiarata favorevole a leggi che restringano il porto d'armi, questa misura in controtendenza fa luce invece sul profondo dibattito in corso nel paese, letteralmente spaccato in due tra chi ritiene che la sicurezza venga migliorata togliendo più armi possibili dalla circolazione e chi la pensa all'opposto. Le norme del South Dakota, proposte e votate dai Repubblicani – specificano poco ironicamente i media americani nel riportare la notizia – "non costringono insegnanti, presidi e bidelli a portare armi in classe", ma consentiranno, a partire da luglio, a ciascun distretto scolastico di permettere o meno questa possibilità.

insegnanti che decideranno di armarsi saranno chiamati "sentinelle scolastiche", e dovranno sottoporsi a un progamma governativo di traning all'uso di armi da fuoco a cui sta lavorando una commissione ad hoc. Contro la nuova legge si sono già espressi alcuni rappresentanti di docenti e dirigenti scolastici, convinti che portare armi a scuola "renderebbe gli edifici scolastici più pericolosi".


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