Welfare

Ultimo giorno dell’Emergenza Nord Africa

Dal 1 marzo 2013 migliaia di rifugiati dalla guerra in Libia saranno fuori dalle strutture che li hanno spitati negli ultimi 18 mesi. Per chi non ha trovato una sistemazione, si apriranno le porte dei dormitori pubblici? Il consorzio Connectin people invia una lettera alle autorità

di Redazione

Dalla mezzanotte del 1 marzo 2013, ovvero tra poche ore, finisce l'Emergenza Nord Africa, il progetto del ministero dell'Interno di accompagnamento e sostegno nelle strutture (profit e del Terzo settore) italiane delle 20mila persone fuggite dalla guerra in Libia nell'estate del 2011. Se buona parte di loro, famiglie in primis, ha trovato una soluzione abitativa permanente, per molti altri, nonostante il permesso accordato di rifugiato, il domani è un grande punto interrogativo, e solo la rete di conoscenze e di supprto del non profit, in primis quello caritatevole, potrà dar loro una mano nell'emergenza abitativa.

Molti enti hanno in questi giorni chiesto indicazioni o nuovi passi alle autorità: uno fra questi è il Consorzio Connectin' People, che ha gestito fino a oggi le esigenze di 800 profughi, 400 dei quali in Piemonte. "Mancano le informazioni di base, bisogna trovare il modo di negoziare una nuova tempistica, in tavoli da istituirsi con gli enti gestori e i comuni interessati, per tutelare sia i vulnerabiliche le situazioni di evidente fragilità", chiede Mauro Maurino, responsabile per il consorzio del progetto Emergenza Nord Africa piemontese. In allegato il testo completo della lettera, inviata, tra gi altri, alla Questura di Torino e all'Unhcr, Alto commissariato per i diritti umani delle Nazioni unite.

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