Cultura

Nobel: favorito Rushdie, il critico dell’Islam

Rushdie e' la "vittima" piu' famosa dell'integralismo musulmano sul piano culturale. per questo gli accademici di Stoccolma hanno pensato a lui

di Gabriella Meroni

Lo scrittore anglo-indiano Salman Rushdie e’ tra i super-favoriti per la conquista del premio Nobel per la letteratura 2001. La candidatura dell’autore del bestseller internazionale ”Versetti satanici” e’ stata esaminata nel corso dell’ultima riunione dell’Accademia Reale di Svezia, l’organismo di 15 membri guidati dal segretario Horace Engdahl incaricato di designare il letterato meritevole del piu’ prestigioso riconoscimento internazionale. Una decisione definitiva sul nome del vincitore sara’ presa nel giro delle prossime 48 ore, poiche’ l’annuncio ufficiale del premiato potrebbe essere gia’ dato a Stoccolma giovedi’ 4 ottobre o al massimo giovedi’ 11 ottobre. Con grosse possibilita’, resta ancora in gara la scrittrice svedese Astrid Lindgren, 94 anni, che ha conquistato fama mondiale con il romanzo per ragazzi ”Pippi calzelunghe” (1945). Gia’ nel settembre 2000 fu presa in considerazione la candidatura di Rushdie, ma sul suo nome i 15 membri dell’Accademia Reale si divisero. Dopo gli attentati negli Stati Uniti, i giurati di Stoccolma hanno ridiscusso nuovamente di Rushdie, poiche’ il premio Nobel all’autore anglo-indiano, che da un anno circa vive a New York, potrebbe assumere un significato simbolico particolare nel momento in cui il mondo cerca di respingere l’offensiva terroristica degli estremisti islamici. Rushdie e’ senz’altro la “vittima” piu’ famosa dell’integralismo musulmano sul piano culturale: a causa del suo libro ”Versetti satanici”, nel 1989 lo ayatollah iraniano Khomeini emise contro di lui la ‘fatwa’, una condanna a morte per blasfemia, che lo ha costretto per dieci anni alla clandestinita’ a Londra. Di recente la fatwa e’ stata revocata. Negli Stati Uniti e’ appena uscito il nuovo romanzo di Rushdie, ”Fury”, ambientato a New York, dove agisce un serial-killer. Secondo notizie riportate dalla stampa svedese, insieme alla volonta’ ”politica” di premiare un autore-simbolo come Rushdie, l’Accademia Reale sarebbe pero’ anche orientata ad assegnare il Nobel ad una personalita’ della letteratura scandinava per festeggiare in maniera ”nazionalistica” il centenario di fondazione del premio Nobel che cade proprio quest’anno. In questo caso le maggiori chances andrebbero alla Lindgren, inserita ormai nella rosa dei candidati da piu’ di 50 anni. La necessita’ di premiare Salman Rushdie e’ da tempo all’attenzione degli accademici di Stoccolma ed e’ stata oggetto di frequenti polemiche. Lars Gyllensten, ex segretario dell’Accademia Reale di Svezia, dimessosi dalla carica nel 1989, ha definito i 15 giurati dei ”codardi”, i quali si sarebbero resi protagonisti di ”una vera e propria vigliaccheria” non trovando il modo negli ultimi 12 anni di assegnare il Nobel a Rushdie. A parte Rushdie e Lindgren, sulla stampa svedese impazza il toto-Nobel letterario. Nei circoli letterari di Stoccolma si scommette che il Nobel 2001 sara’ senz’altro uno scrittore non europeo. Tra i favoriti compaiono gli americani Philip Roth, Norman Mailer e John Ashbery. Ma si parla anche dei romanzieri africani Ben Okri (Nigeria) e Narrudin Farah (Somalia). Negli elenchi pubblicati sui giornali dei Paesi scandinavi appaiono con minori chances i nomi del belga Hugo Claus, dell’olandese Cees Noteboom, del lituano Jaan Kriss e del sudafricano J.M. Coetzee.


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