Famiglia

Chi compra carne rossa, spreca di più

Presentata la prima ricerca sullo spreco alimentare dentro casa: il 60% degli italiani getta cibo almeno una volta alla settimana. Il 36% degli italiani così butta fino a 20 euro alla settimana

di Sara De Carli

La buona notizia è che il 23% degli italiani è abbastanza virtuoso. Cioè di cibo nella pattumiera non ne butta, o poco. I virtuosi sono più anziani della media,  con titolo di studio più basso. Accanto a loro c’è un 24% di italiani che buttano cibo in piccole quantità e in poco valore, perché il cibo ha la muffa o un cattivo odore. Però poi c’è un 22% che butta cibo perché è avanzato, le porzioni erano troppo abbondanti, o solo perché «non mi piaceva»: a loro dire sprecano «per colpa dei bambini» e in pattumiera gettano soprattutto verdura, pasta, pane yogurt. Un altro 20% spreca cibo perché sbaglia a conservarlo o  perché se lo dimentica in dispensa o in frigorifero oltre la scadenza o solo troppo tempo: così se ne vanno verdura, legumi, uova, frutta.  
Al di là dei “tipi” di spreconi, c’è da dire che il 60% degli italiani getta cibo almeno una volta alla settimana (e quel che è peggio, è che il 48% di essi lo butta in spazzatura, invece di usarlo per nutrire animali o farci il compost) e che questo spreco ha un valore economico che nella maggior parte dei casi (il 44%) si ferma sotto i 5 euro la settimana, ma per il 36% degli italiani può arrivare anche fino a 20 euro la settimana. Con una legge quasi proporzionale per cui quanto più si spende in spesa alimentare, tanto più si spreca.
Questi dati sullo spreco alimentare dentro le mura di casa sono stati presentati ieri da Andrea Segré, preside della facoltà di Agraria dell’Università di Bologna, creatore di Last Minute Market, lo spin off dell’Università di Bologna che primo in Italia ha messo a punto un sistema professionale di riutilizzo di beni invenduti dalla grande distribuzione e promotore della campagna Un anno contro lo spreco. I dati sono stati raccolti attraverso un questionario nazionale sullo spreco domestico in Italia, il primo di questo genere, e analizzati scientificamente.
Dati che confermano quello che Segré ama ripetere da anni: la «waste review è la prima spending review». Così ieri Segré ha anche annunciato la nascita di Waste Watchers, il nuovo osservatorio nazionale sullo spreco, promosso insieme al l’esperto di statistica Furio Camillo nell’ambito dell’Università di Bologna. Dall’esame dei dati è emersa una costanza nei comportamenti di spreco, tanto che – dicono gli esperti – nel 70% dei casi è possibile predire se una persona getterà o meno cibo nella pattumiera. I più spreconi, in questo senso, sono i consumatori che acquistano molto pollame e carne rossa, e i residenti nelle regioni del Sud.
 


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