Politica

Le priorità delle imprese sociali per il nuovo governo

Mantenere l’Iva delle cooperative sociali al 4%, promuovere l’utilizzo delle clausole sociali negli appalti, ripristinare il fondo sociale regionale. Il sondaggio di Isnet Con un occhio alla piattaforma del Comitato editoriale di VITA

di Redazione

Mantenere l’Iva delle cooperative sociali al 4%, promuovere l’utilizzo delle clausole sociali negli appalti, ripristinare il fondo sociale regionale. Queste le prime 3 scelte in ordine di importanza e urgenza secondo le organizzazioni non profit. A rivelarlo è un sondaggio promosso dall'associazione Isnet che ha interpellato le oltre mille imprese sociali che in tutta Italia compongono il suo network.

In media su una scala da uno a dieci (in allegato potete consultare l'elaborazione della Mappa della Fiducia), i valori di importanza tendono ad aumentare mano a mano che ci si sposta dalle Regioni del Nord a quelle del Sud. Ad esempio il “ripristino del fondo sociale regionale” passa da un’importanza 7.38 assegnato dalle organizzazioni localizzate al Nord Ovest ad un 9.11 di quelle del Sud. Lo stesso, accade in riferimento alla necessità di “ridurre l’iva sui consumi sostenibili”: 7.44 tra le organizzazioni del Nord Ovest e 9.67 tra quelle del Sud.

La fiducia sulla probabilità che queste istanze vengano adottate dal nuovo governo, in media è più alta nelle regioni del Nord Ovest e del Centro, mentre diminuisce nel Nord Est e al Sud. La stabilizzazione del 5 per mille ha valori pari a 5.65 tra le organizzazioni del Nord Ovest e 6.31 tra quelle del Centro; il dato scende tra le organizzazioni del Nord Est e del Sud, rispettivamente a 4.81 e 4.11 La fiducia sulla probabilità di realizzazione delle iniziative risulta più alta tra le cooperative sociali rispetto al mondo associativo; in media 4.48 contro 3.38. In particolare, le cooperative sociali sono più fiduciose sul fatto che venga stabilizzato il “5 x mille”.

Infine alla domanda “Pensa che la realizzabilità dei temi possa aumentare nel caso in cui al governo ci sia una forte rappresentanza di esponenti del terzo settore”, l’82,8% delle organizzazioni si esprime positivamente (dichiarando “certamente si” o “probabilmente si”).

Secondo Laura Bongiovanni presidente dell’Associazione e responsabile dell’Osservatorio Isnet sulle imprese sociali «in tempi di chiusure autoreferenziali e progressivo scollamento nei confronti della politica, le imprese sociali seppur alle prese con le difficoltà dettate dalla crisi, mostrano segnali di vitalità e desiderio di protagonismo. L’auspicio è che il nuovo Governo sia all’altezza delle aspettative».
 


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