Economia
“Siamo il sociale”, il non profit veneto scende in piazza
In quattro anni i fondi sono stati ridotti del 90%. "Bisogna dare un segnale forte alle istituzioni", spiega il presidente di Confcooperative Federsolidarietà nel lanciare l'evento
Il sociale è di tutti. E’ una mobilitazione generale senza precedenti per il terzo settore veneto e non solo quella che sabato 26 gennaio si tiene a Mestre e Venezia: la stima è di almeno 5mila persone in piazza, ma il numero potrebbe salire perché le adesioni arrivano da decine di enti non profit, operatori del settore, utenti e loro famigliari e persone di ogni estrazione vicine al mondo della cooperazione sociale. «Il nostro obiettivo è duplice: vogliamo riunire le energie e capire quali sono le nostre risorse per il futuro, ma anche dare un segnale forte alla cittadinanza e alle istituzioni. In vista delle prossime elezioni, vogliamo far sapere a chi siederà in Parlamento quali sono le nostre istanze, spiega Ugo Campagnaro, presidente di Confcooperative Federsolidarietà Veneto, ente organizzatore dell’evento.
‘Siamo il sociale’ è l’efficace slogan dell’appuntamento lagunare, che denuncia numeri più che preoccupanti: “dal 2008 a oggi è stato tagliato il 90% dei fondi dedicati ai servizi sociali a tutti i livelli: una riduzione di risorse che mette a rischio la sopravvivenza anche dei servizi minimi in favore di persone con disabilità e disagio psichiatrico, persone con percorsi di tossicodipendenza o reclusione, emarginate o povere, bambini, anziani, donne vittime di tratta o di violenza, le persone escluse dal mercato del lavoro a causa della crisi. Tagli che rischiano di mettere a repentaglio 22mila posti di lavoro”.
L’evento del 26 gennaio è aperto a tutti, e il risultato vuole essere l’apertura di un dialogo con le istituzioni sulle problematiche reali, superando il fatto che la priorità sia far tornare i conti. Dopotutto, il Veneto ha rappresentato la culla dell'esperienza cooperativistica in Italia: da qui si può quindi ripartire per ribadire alla classe politica che il sociale, nonostante tutto, è vivo più che mai ed è fatto da persone che vorrebbero essere ascoltate.
La mobilitazione di sabato prevede un dibattito al Pala Taliercio di Mestre (via Vendramin 10, inizio alle 9.30), a cui farà seguito una sfilata pacifica di circa 400 mezzi nel centro di Mestre e sul Ponte della Libertà, fino ad arrivare in tarda mattina alla realizzazione di alcuni flash mob nelle zone chiave di Venezia, proprio in occasione dell’inaugurazione del Carnevale 2013.
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