Cultura

Sparate pure sulla Croce Rossa

Elena Zanella nel suo blog commenta il libro di Valentina Furlanetto edito da Chiarelettere “L'industria della carità”

di Redazione

di Elena Zanella

Come se non bastasse, ci voleva pure il libro di Valentina Furlanetto  a scaldare gli animi di un Terzo Settore fin troppo agitato e bistrattato ultimamente. E ora basta cari signori. Di questo moralismo e giornalismo investigativo dell’ultima ora ne abbiamo un po’ tutti le tasche piene. Sono davvero stanca di leggere di campagne giustizialiste da parte di chi sa poco o nulla di nonprofit o pensa di saperne solo perché fa ricerca e tira su un po’ di numeri.
 

La copertina del libro

Mi domando: c’è sempre consapevolezza in quel che si scrive o il fine giustifica comunque i mezzi? Lo sappiamo tutti, noi per primi, che c’è tanto che non va nel Terzo Settore. Lo sappiamo tutti, anche noi poveri attori del nonprofit che cercano di lavorare al meglio per far emergere dall’anonimato le proprie cause, che c’è molto da fare e da correggere. Le conosciamo bene le storture che ci sono proprie. E non le tolleriamo, se questo può servire a comprendere più a fondo le nostre dinamiche.

Esistono già, malgrado siano evidenti le bontà delle azioni quotidiane di volontari e operatori (retribuiti o no non fa alcuna differenza, si badi bene), dubbi e sfiducia diffusa da parte delle persone. Questi servizi non fanno che alimentarle rendendo sempre più difficile il lavoro di chi, invece, cerca di radicare fiducia e riaffermare ottimismo. Sforzi vanificati, ahimè.

Ottimo il ruolo vigile dei media che tengono alta l’attenzione sulla bontà del nostro operato e la buona fede dei nostri protagonisti. Va bene così e deve essere così perché noi, forse, non siamo in grado di farlo o, almeno, non siamo in grado di farlo nel modo giusto…

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