Welfare

E’ sul lavoro che ci sono più discriminazioni

Nei primi dieci mesi del 2012 il maggior numero di discriminazioni si è verificato nell’ambito del lavoro. Lo rivelano i dati diffusi stamattina da Unar - ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali che dal 2003 ha esteso il suo campo d’indagine alle discriminazioni relative alla disabilità, alle questioni di genere, all’età.

di Redazione

La presentazione dei dati è avvenuta in occasione di un incontro organizzato nell’ambito di Diversitalavoro, un progetto per favorire l’inclusione lavorativa condiviso fra Unar, Fondazione Sodalitas, Synesis carrrer service, Fondazione Adecco per le pari opportunità. Sul lavoro ci sono state 364 casi di comportamenti  discriminatori. «Si tratta di vere e proprie denunce, non soltanto segnalazione che invece sono state migliaia – ha detto Marco Buemi, di Unar-. I dati si riferiscono al periodo 1° gennaio – 31 ottobre 2012 e sono ancora in corso di elaborazione. In ogni caso possiamo già dire che oltre che al settore lavorativo, le discriminazioni si verificano nei mass media, 154 casi, e nella vita pubblica, 156 casi e nel 28% dei casi le ragioni legate alla etnia della persona». Facendo un focus sul lavoro, il momento in cui si verificano le discriminazioni riguarda l’accesso. «Le discriminazioni sono perpetuate sia dal datore di lavoro privato, ma anche da quello pubblico dove vigono ancora leggi, ad esempio dei regi decreti, non più al passo con i tempi».

Nel corso dell’incontro sono state premiate le aziende che nel corso del 2012 hanno assunto personale a seguito della partecipazione alle due edizioni 2012 di diversitalavoro che si sono svolte a Milano e a Napoli. Queste imprese sono: Banca popolare di Milano, IBM, Intesa san Paolo e Michelin Italia.

«Diveristalavoro da sei anni fa incontrare  aziende e lavoratori appartenenti a categorie svantaggiate. Si tratta di un percorso che inizia con la candidatura on line per partecipare a uno dei due eventi di diversitalavoro e che si conclude con il colloquio in azienda.  L’anno scorso, le candidature sono state 4.580, alla fine i partecipanti sono stati 755. Di questi 31, il 4,1%, sono stati assunti in posizioni lavorative adeguate al loro profilo professionale», ha detto Paolo Beretta, partner di Synesis career service e responsabile  del progetto Diversitalavoro che nel 2013 oltre alla consuete date di Milano, 5 giugno, e Roma, novembre, approda a Napoli, il 23 febbraio prossimo.

 

 

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.