Economia

Cooperative sociali: i tedeschi a scuola in Italia

Una delegazione di esperti del ministero statale bavarese in visita per studiarle

di Redazione

Studiare il modello delle cooperative sociali sudtirolesi: è stato questo lo scopo principale della visita di una delegazione di 12 esperti del ministero statale bavarese per il lavoro, le politiche sociali, le famiglie e le donne tenutasi oggi a Bolzano. 

Com’è noto, la cooperazione sociale è un modello nato in Italia, molto apprezzato all’estero ed in via di diffusione in numerosi paesi europei. A livello nazionale esistono 11.808 cooperative sociali che in pieno periodo di crisi 2007-2011 hanno visto un aumento dell’occupazione del 17,3%. In Alto Adige, le 124 cooperative sociali con 3.512 soci danno occupazione a 1.898 persone, il 71% donne. (dati 2010). Per fornire agli ospiti un quadro generale della cooperazione sociale in Alto Adige, Legacoopbund ha organizzato una giornata di approfondimento su queste tematiche.

Alcuni esperti di Legacoopbund hanno tenuto relazioni sul modello delle cooperative italiane e sulle cooperative sociali (il consulente Dr. Oscar Kiesswetter e la dott.ssa Monica Devilli di Legacoopbund), mentre alcuni rappresentanti di cooperative sociali locali hanno raccontato la loro esperienza. Nel corso della giornata si è inoltre tenuto un incontro con il dr. Luca Critelli, direttore della ripartizione provinciale Famiglia e politiche sociali.

In particolare ci si è soffermati sulle cooperative sociali di tipo B, che si occupano di inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Grazie agli interventi della Dr. Monika Thomaser, direttrice di Albatros, del dott. Enzo Dellantonio, presidente di independent L. e di Fernanda Mattedi, presidente della Aquarius, la delegazione ha avuto modo di completare le informazioni teoriche e ha avuto la possibilità di sentire dai diretti interessati la loro esperienza concreta in cooperativa. 

Sono state inoltre visitate anche due cooperative sociali di tipo A (che offrono servizi alla persona): la Clab (in foto), una delle prime coop sociali di Bolzano che oggi si occupa di offrire a persone con disabilità un percorso di training nei laboratori di legatoria, grafica, cartotecnica e sartoria e la Mensa Clab, che gestisce una mensa per anziani soli e persone in difficoltà economiche in Via Perathoner 8 a Bolzano.  «Legacoopbund è orgogliosa di poter svolgere una funzione di contatto tra il mondo italiano e quello tedesco, potendo cogliere occasioni come la presente per incrementare il lavoro di rete in una prospettiva di crescita reciproca fra gli attori nell’ambito sociale», ha dichiarato Heini Grandi, presidente di Legacoopbund.


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