Politica

Cambiare l’Italia

Vita lancia un'agenda in sei punti elaborata con le 65 organizzazioni del Comitato Editoriale da sottoporre alla politica. Sei proposte concrete della società civile che trovate sul numero in edicola dal 4 gennaio

di Redazione

Come scrive Riccardo Bonacina nell'editoriale nel numero in edicola dal 4 gennaio: «il 2012 si è chiuso con il taglio di ogni risorsa per il sociale. Non aspettiamoci la salvezza dalla politica. Ma incalziamola».

Da quasta consapevolezza è nata una piattaforma (scaricabile qui a fianco), elaborata insieme alle 65 organizzazioni del nostro Comitato editoriale, frutto di due mesi di confronti e di lavori di approfondimento.

Una piattaforma per provare a cambiare l’Italia. È una piattaforma incardinata intorno a sei verbi che ben esprimono ciò che il Terzo settore e tanti cittadini fanno per il loro Paese: educare, donare, lavorare, cooperare, produrre, recuperare.

Sei verbi che rissumono le questioni cruciali che chi governerà non potrà eludere nella prossima legislatura. Perciò come ogni piattaforma contiene anche delle richieste alla politica, che trovate riassunte sinteticamente in questo documento.
 
Per questo abbiamo subito interpellato la politica e il Terzo Settore. Continueremo a farlo anche nelle prossime settimane.

Trovate, sul numero di Vita in edicola, le risposte di Pierluigi Bersani, Maurizio Lupi, Roberto Maroni e Andrea Olivero oltre che quelle di Massimo Achini, presidente di Csi, Enzo Manes, presidente di Dynamo Camp, Giuseppe Guerini, presidente di Federsolidarietà, Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro e Johnny Dotti, presidente di Welfare Italia.

San Francesco diceva «cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all'improvviso vi sorprenderete a  fare l'impossibile». Usate questa piattaforma. E usateci per discuterne e farne discutere.

L'immagine di copertina è a cura di Matteo Riva


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