Famiglia
Il ” Premio Nobel per la Pace 2012″ a Unicef
Unicef è tra le cinque organizzazioni umanitarie che riceveranno i fondi dell'Unione Europea che ha ricevuto il Nobel per la Pace lo scorso 10 dicembre. Le risorse sono destinate a programmi di intervento nelle emergenze complesse.
di Redazione

L'Unione Europea ha anche annunciato che in aggiunta all'ammontare del premio, pari a 930.000 euro, donerà 2 milioni di euro per i progetti di istruzione nelle situazioni di emergenza alla EU Children of Peace initiative (Iniziativa UE Infanzia di Pace).
«Siamo onorati e grati all'Unione Europea, non solo come UNICEF, ma a nome dei bambini che assistiamo» ha commentato il Direttore dell'UNICEF Anthony Lake.
Le emergenze complesse possono avere un effetto profondo e duraturo sui bambini, a livello fisico, psicologico ed emotivo. L'istruzione aiuta i bambini ad apprendere competenze utili per sviluppare valori e comportamenti che prevengano i conflitti e costruiscano la pace.
Dei fondi beneficeranno 3.000 bambini del Pakistan di età compresa tra 3 e 9 anni che frequentano 30 scuole nei campi per sfollati della provincia del Khyber Pakhtunkhawa.
Gli interventi educativi per i bambini sfollati ospiti del campo includono "scuole in scatola" [kit per attrezzare aule temporanee da 80 alunni ciascuna], formazione per gli insegnanti, per organizzare attività di educazione alla pace e per prestare sostegno psicologico e sociale finalizzato a aiutare i bambini a gestire le esperienze traumatiche.
L'UNICEF si congratula con le altre organizzazioni che hanno ricevuto quote del Nobel dall'UE: la Agency for Technical Cooperation and Development (ACTED), l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), Save the Children e il Consiglio Norvegese per i Rifugiati.
Nella foto Robbie Williams, testimonial di Unicef, in una sua visita a Haiti
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.