Famiglia

Comitato CRC: «Mai più esecuzioni capitali»

Il presidente del Comitato delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo, Jean Zermatten, ha espresso il suo sgomento per l’esecuzione di una ragazza, Hind Al-Barti, che ha avuto luogo a Sana'a, Yemen, il 3 dicembre 2012. «Una chiara violazione di un trattato vincolante delle Nazioni Unite», ha detto.

di Redazione

«Dalle informazioni che abbiamo ricevuto, Hind Al-Barti aveva circa 15 anni al momento del reato», ha detto il presidente del comitato. «La sua esecuzione è avvenuta in violazione dell'articolo 6 della Convenzione sui diritti del fanciullo che proclama il diritto naturale di ogni bambino alla vita, e dell'articolo 37 (a), che prevede che né la pena capitale né l'imprigionamento a vita senza possibilità di rilascio devono essere decretati per reati commessi da minori».

Secondo varie fonti, 14 giovani sono stati giustiziati tra il 2006 e il 2010. Il 18 gennaio 2012, un altro giovane che aveva commesso reato è stato condannato a morte. Queste esecuzioni sono anche una grave violazione dell'impegno assunto nel 2009 dal governo dello Yemen, nel quadro della procedura del Consiglio dei diritti umani conosciuta come Universal Periodic Review (UPR), per garantire la conformità agli obblighi dell'articolo 37 (a) della Convenzione sui diritti dell’infanzia. Lo Yemen si era impegnato a non imporre la pena capitale per reati commessi dai minori di 18 anni di età, a garantire che la pena di morte non venisse applicata ai minori, di rivedere la condanna alla pena di morte  di minori e di persone disabili mentali e ad adottare misure immediate per rimuovere i detenuti minorenni dal braccio della morte.

L'articolo completo su www.piattaformainfanzia.org


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