Volontariato

L’Ue vuole abbattere le barriere del web

Elaborate una serie di misure per permettere ai disabili un miglior uso di Internet: a partire dal portale Europa

di Redazione

Dopo la lotta alle barriere architettoniche la Commissione Ue lancia la nuova battaglia contro le “barriere cibernetiche”, che impediscono ai disabili di accedere pienamente al web e ai suoi contenuti. In collaborazione con il consorzio World wide web, la Commissione ha, infatti, elaborato una serie di applicazioni telematiche che permettono di rendere più facile per i portatori di handicap e per gli anziani l’accesso alla rete e l’uso di siti e dei contenuti online.
L’iniziativa ha dato vita a un pacchetto di applicazioni facoltative destinate ai creatori di website, che permettono di rendere più omogenea la struttura e l’architettura dei siti pubblici, disegnando una serie di regole per superare le principali “barriere informatiche”. Il pacchetto prevede, per esempio, l’uso di sistemi per assicurare che le immagini contenute nei siti siano compatibili con i lettori che permettono ai non vedenti di “ascoltare” le pagine web, e stabilisce una serie di meccanismi standard per garantire ai non udenti la possibilità di sottotitolare il materiale multimediale che contiene allo stesso tempo suoni, parole e immagini. L’Ue sarà la prima a mettere in atto i propri suggerimenti per combattere le “barriere informatiche”, adeguando entro la fine dell’anno il proprio portale “Europa”. Gli stati membri dell’Ue sono stati invitati a migliorare l’accessibilità di tutti i siti pubblici entro la fine di quest’anno.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.