Famiglia

“Essere felice a scuola”, il libro

Il Progetto per la prevenzione del disagio giovanile,promosso da Fondazione Sodalitas insieme con ISMO e Comunità Nuova, è durato 3 anni (dal 2008 al 2011). I risultati dell'iniziativa sono stati raccolti nel volume "Essere felici a scuola".

di Redazione

Il Progetto Prevenzione Bullismo ha preso avvio nel 2008 e si è concluso nel 2011 con l’obiettivo di rafforzare le competenze affettive e relazionali degli insegnanti.
181 i docenti coinvolti e 63 le azioni anti-bullismo realizzate a seguito degli incontri con gli insegnanti, che hanno raggiunto complessivamente 25mila studenti.

L'iniziativa si è concretizzata in una serie di interventi strutturati di potenziamento delle capacità educative e relazionali dei docenti delle scuole secondarie di primo grado di Milano.
Le attività si sono articolate in quattro fasi:
1) Ricerca-ascolto presso un campione di ragazzi e docenti allo scopo di inquadrare il problema
2) Laboratori residenziali di formazione ai docenti sul potenziamento della competenza relazionale
3) Riunioni di équipe e di lavoro periodiche con i tutor/supervisori dei progetti per aggiornare i progetti ma, soprattutto, per dare seguito e continuità al lavoro svolto all’interno dei laboratori
4) Follow up per ciascuna scuola/insegnante con supervisione gratuita per 32 ore per scuola su progetti di prevenzione al disagio e promozione del benessere a scuola, di durata almeno semestrale nella singola realtà, scaturiti dai laboratori e direttamente dagli insegnanti.

Dalla ricerca-ascolto è emerso è che la principale esigenza dei ragazzi è avere buone relazioni coi docenti e una buona comunicazione in classe e coi compagni. I docenti, da parte loro, vedono le difficoltà dei ragazzi a relazionarsi col mondo adulto ma ammettono anche le proprie difficoltà a comunicare con la struttura, con i colleghi e con i genitori. Inoltre manifestano con chiarezza motivazione e interesse a fare della scuola quello che dovrebbe essere: un luogo non solo di sviluppo di didattica ma anche educativo e di crescita.

I laboratori esperienziali, della durata di 4 giorni con almeno 10 ore di attività organizzata ogni giorno e condotti da docenti di ISMO con la partecipazione dei tutor di Comunità Nuova e del ricercatore associato, hanno permesso a ciascun insegnante di entrare a far parte di un gruppo in cui simulare l’istituzione-scuola all’interno della quale sperimentare relazioni, osservare e osservarsi in azione, darsi opportunità di confronto. Durante i laboratori è stato possibile lavorare sul fenomeno bullismo come prodotto di sistema, vedendone le relazioni di causa ed effetto “qui e ora”. Si è potuto per esempio scoprire che contenuti e strutture poco chiare possono provocare reazioni simili a quelle dei bulli che si hanno in classe, o che l’altrui aggressività può trasformarci in soggetti passivi e “invisibili”. Si è visto come i comportamenti devianti e le differenze non integranti costruiscono la ragione del bullismo.

Iniziati a febbraio 2008, i laboratori sono stati riproposti a gruppi di insegnanti tra i 20/25 a distanza di 2/3 mesi l’uno dall’altro. I docenti, una volta ritornati a scuola, sono stati ricontattati e riconvocati in riunioni operative, tenute presso Comunità Nuova a Milano, con i tutor conosciuti durante i Laboratori.
Questo accompagnamento ha fatto sì che in 63 scuole venissero avviati 68 interventi di risposta alle manifestazioni di disagio dei ragazzi focalizzati su ambiti specifici:
– Il momento dell’accoglienza al primo anno (36%), sia in prima media sia in prima superiore sia anche alle primarie.
– Il miglioramento delle relazioni (34%) in classe coi ragazzi o nei rapporti di lavoro coi colleghi
– Il rinforzo e la finalizzazione di progetti esistenti (12%) basati su: prevenzione del bullismo; prevenzione della caduta e della dispersione scolastica; sostegno alla continuità educativa e didattica al di là dei progetti specifici sugli anni cerniera; cura delle emozioni; cura della capacità espressiva dei ragazzi e della interdisciplinarietà
– Progettazioni con il coinvolgimento delle amministrazioni locali, genitori, popolazione (10%)
– Indagini di base sulla percezione e sull’importanza delle buone relazioni nell’apprendimento, e nella vita scolastica (8%).

I numeri del progetto
1 Ricerca qualitativa con ragazzi e insegnanti della Scuola Secondaria di Primo Grado
1 Ricerca quantitativa, con questionario a scala d’accordo, con 320 docenti su 6 diverse Istituzioni Scolastiche
10 laboratori esperienziali realizzati con 181 docenti
63 Direzioni Didattiche protagoniste di 68 progetti concreti di prevenzione al bullismo – successivamente alle esperienze dei laboratori – su 7 province lombarde e 1 piemontese (BG, BS, LO, MB, MI, NO, PV, VA)
1.500 adulti (775 insegnanti, 475 famiglie) e 2.210 allievi coinvolti direttamente nei progetti di prevenzione
25.000 allievi raggiunti indirettamente tramite i docenti formati e partecipanti ai progetti.

Tutti i risultati dell’iniziativa sono contenuti nel volume “ESSERE FELICI A SCUOLA – 181 insegnanti contro il bullismo”, edito da Officina della narrazione.


Il Progetto Prevenzione Bullismo ha potuto contare negli anni sul supporto di partner storici quali Edison, Comune di Milano, Fondazione Cariplo e UBS Italia.


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