Economia

Cooperative in piazza contro la spending review

Il Consorzio Prisma, che riunisce 60 coop e assiste 3700 bambini, anziani e disabili, organizza una manifestazione sabato 1° dicembre per dire no ai tagli al sociale e rilanciare alcune proposte sostenibili. "Fondi ridotti a un decimo, stanno smantellando il welfare"

di Gabriella Meroni

Hanno deciso di portare la loro preoccupazione in piazza, le cooperative sociali di Vicenza. Stanche di assistere impotenti ai sempre più incisivi tagli previsti dalla spending review ai servizi rivolti a bambini, anziani, persone disabili e altri soggetti svantaggiati, le 60 realtà aderenti al Consorzio Prisma  hanno organizzato una manfestazione per il 1° dicembre a Campo Marzo a Vicenza, e hanno diffuso un appello al quale chiedono alla cittadinanza adesione e partecipazione.

"Mai come in questo momento operatori, famiglie e volontari fanno i conti con la fatica di garantire i servizi e mantenerne la qualità che da sempre li contraddistingue", spiegano dal Consorzio con una nota. E diffondono un dato significativo: nel 2008 in Italia lo stanziamento per i fondi sociali era di 2.526,7 milioni. Nel 2013 il sarà di 200,8 milioni, un decimo. "Questo avviene nel silenzio generale", continua il comunicato, "in un clima di rassegnazione a cui le cooperative sociali riunite nel consorzio “Prisma” invitano a reagire, perché tutto ciò non è degno di un paese civile".

Per questo Prisma ha lanciato un appello alla mobilitazione intitolato "Tu da che parte stai?", per ricordare "non saranno i mercati, né le banche a salvarci, ma la nostra capacità di costruire un nuovo modello di sviluppo ambientalmente sostenibile, basato sulla crescita qualitativa piuttosto che quantitativa, ancorato ai territori, fondato sulla responsabilità diffusa di istituzioni, imprese e cittadini". Solo infatti una effettiva presa di responsabilità da parte di tutti consentirà alle cooperative e alle altre realtà sociali di continuare il loro lavoro a vantaggio dei più deboli.

Prisma è un esempio con le 60 cooperative adenti che danno voce a 3.691 bambini, ragazzi, persone con disabilità, non-autosufficienti, con problematiche psichiatriche, persone anziane, persone detenute, persone straniere e soggetti con altre problematiche di cui giornalmente si prendono cura grazie a 1.376 operatori, a cui vanno aggiunti i 415 lavoratori delle cooperative di inserimento lavorativo, che si occupano di  461 persone avviate al lavoro. Senza contare le 17.500 persone che ogni anno frequentano le attività culturali, ricreative e formative proposte dalle cooperative sociali vicentine.

Una realtà che come molte altre del non profit rischia di soccombere per colpa dei tagli decisi dalla spending review e dallo smantellamento del welfare. Per questo le cooperative chiedono a tutti i cittadini di essere con loro il 1° dicembre dalle 14.00 a Campo Marzo a Vicenza, per dire no ai tagli e condividere alcune proposte di rilancio delle politiche sociali.
 


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