Politica

La nuova procedura non risolve i vecchi problemi

Il Governo invita a rinunciare ad essere auditi per la pratica di asilo

di Redazione

C’è una nuova procedura per il superamento dell’emergenza Nord Africa. Si tratta della procedura informatizzata Vestanet C/3, concordata il 26 settembre in Conferenza Unificata e su cui ora il Viminale sta diramando istruzioni.
Si tratta di una procedura più snella, che in 20 giorni prevede di dare risposta agli stranieri provenienti dal Nord Africa e in particolare dalla Libia ma arrivati in Italia dopo il 5 aprile 2011, molti dei quali ancora oggi “sospesi” alla decisione delle Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale.
Di fatto a chi riununcia ad essere audito – e quindi rinuncia alla domanda d’asilo – viene rilasciato un permesso di soggiorno umanitario. Il Documento di indirizzo del Governo non esplicita il riconoscimento generalizzato alla protezione umanitaria, ma di fatto lo sottende. Peccato che questa iniziativa arrivi a ridosso della data di scadenza dei progetti di accoglienza, confermata per il 31 dicembre 2012, data della fine dell’emergenza. Nessuna indicazione è data sugli interventi da adottare all’atto della chiusura della fase di accoglienza, con il rischio reale – sottolineano all’unisono tanto Asgi quanto Melting Pot – che 15-20mila persone si aggiungano alla quota di richiedenti asilo senza fissa dimora, con un costo umano, sociale ed economico che andrà a pesare, in buona sostanza, sugli enti locali.
 


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