Volontariato

Trasporto sanitario: volontariato protagonista

Si insedierà l'8 novembre la Conferenza regionale permanente cui siederanno anche i rappresentanti del volontariato. Soddisfazione di Misericordie e Anpas Toscana

di Redazione

Con l’insediamento della Conferenza regionale permanente, organismo paritetico composto da rappresentanti della Regione, del Volontariato (Anpas, Misericordie, Croce Rossa), del Sistema sanitario, giovedì 8 novembre, entra nella fase attuativa la legge regionale sul trasporto sanitario della Toscana.
 
Secondo quanto previsto dalla normativa regionale 70/2010, l’organismo svolge la funzione di una vera e propria cabina di regia per l’attuazione della legge approvata dalla Regione, dopo la procedura di infrazione nei confronti della Toscana aperta dall’Unione europea nel 2007 e chiusa nel maggio scorso che riguardava il vecchio accordo quadro per la disciplina del trasporto sanitario.
Soddisfazione è stata espressa dal presidente delle Pubbliche Assistenze toscane, Attilio Farnesi, e dal presidente delle Misericordie toscane, Alberto Corsinovi, che siederanno nella conferenza regionale in rappresentanza delle rispettive associazioni.

«L’insediamento dell’organismo previsto dalla nuova legge sul trasporto sanitario rappresenta per il volontariato un passaggio davvero importante» ha detto Farnesi. «Dall’attività della conferenza e dalla collaborazione tra tutti i soggetti che vi partecipano dipende non solo l’attuazione normativa, ma anche l’istituzione dei tavoli locali di confronto, che serviranno a fornire tutte le indicazioni necessarie al corretto funzionamento della legge».

«Questo organismo, che doverosamente è stato istituito sarà anche il tavolo che, a norma di legge, vedrà il pieno coinvolgimento del volontariato, che è l’attore principale del sistema di emergenza territoriale»ha detto Corsinovi. «In quella sede discuteremo anche delle idee e delle proposte che la Regione sta abbozzando anche in materia di riordino del sistema dell’emergenza. Sarebbe infatti opportuno che le nuove strategie fin dall’inizio si concertassero con il volontariato che, come sancito dalla legge regionale, è partner del sistema e non mero erogatore di servizi».
 


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