Cultura

Scatta il like per l’Onp Award

Dal 2 al 12 novembre aperte le votazioni per il migliore spot sociale

di Redazione

Scatta venerdì 2 novembre la fase di votazione per la miglior pubblicità del non profit. È l'Onp Award di Fondazione Pubblicità Progresso con la collaborazione della Fondazione Cariplo, giunta alla sua quarta edizione, che proclamerà il vincitore a suon di "like" su Facebook.
Per votare bisogna utilizzare il social network Facebook, diventare fan del Diario di Pubblicità Progresso (facebook.com/pubblicitaprogresso) e, nella sezione video, cliccare sul link dello spot preferito e poi sul "mi piace". Sarà possibile votare lo spot da venerdì 2 novembre fino a lunedì 12 novembre. Come recita il regolamento, «la condivisione è libera ma verranno conteggiati solo i mi piace visualizzabili sotto al video del Diario. I cinque spot che avranno ottenuto il maggiore numero di “like” saranno valutati da una giuria di esperti di comunicazione – coordinata da Pubblicità Progresso e dalla Fondazione Cariplo – che in base ai criteri di originalità, efficacia e realizzazione tecnica sceglierà il vincitore».
I cinque spot più votati dagli utenti web saranno proiettati durante un evento in programma allo Iulm di Milano il 19 novembre 2012 e inseriti nella mediateca della Fondazione Pubblicità Progresso. Inoltre, le cinque organizzazioni riceveranno un attestato di partecipazione consegnato dalla Fondazione Cariplo. L’organizzazione che ha realizzato lo spot vincitore sarà premiata durante l’evento con una targa e vincerà un workshop sulla comunicazione sociale tenuto da esperti della Fondazione Pubblicità Progresso.
L'Onp Award è stato vinto nelle due edizioni pèrecedneti da due spot sulle persone con sindrome di down: prima lo spot “Assumiamoli” dell’AIPD, poi lo spot di Coordown sull'integrazione scolastica.
 

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.