Politica

No al taglio dei docenti nelle comunità terapeutiche

Il presidente di Cnca, Don Zappolini: «il Governo cancelli la norma prevista»

di Redazione

Il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) esprime la propria totale contrarietà al taglio del 50% dei docenti comandati nelle comunità terapeutiche per tossicodipendenti, così come previsto nella legge di stabilità. I docenti in servizio passerebbero così da 100 a 50, a partire dal prossimo anno scolastico.
 
«Un altro taglio insensato al welfare», dichiara don Armando Zappolini, presidente del CNCA. «I docenti che lavorano con le persone tossicodipendenti accolte in comunità svolgono un lavoro cruciale sia per l’attività di insegnamento che assicurano sia per il loro ruolo di cerniera tra il sistema scolastico – Uffici scolastici regionali e locali – e realtà di cura e assistenza. Il loro apporto costituisce un patrimonio di esperienza unico, qualificato e significativo. Per risparmiare quattro soldi, si azzerano relazioni e progetti essenziali per il recupero e il reinserimento di persone in condizioni spesso difficili, che hanno bisogno di risposte fortemente individualizzate e di competenze che si stratificano nel tempo».

 
«Per questo», conclude il presidente del CNCA, «abbiamo scritto una lettera di protesta ai ministri Profumo, Riccardi e Balduzzi, chiedendo loro di cancellare la norma. Non si capisce dove ci potrà portare questa austerità che erode diritti e mortifica esperienze già al limite della sostenibilità».


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