Famiglia

Donati: «In Italia la famiglia non può crescere»

Polemiche al Festival della Famiglia attorno al sottotitolo scelto: "Se cresce la famiglia, cresce la società". Mentre il governo lancia un nuovo sito, per creare una "comunità di pratica" sulle politiche per la famiglia

di Redazione

Si è aperto ieri a Riva del Garda il primo Festival della Famiglia, organizzato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e dalla Provincia autonoma di Trento. “Se cresce la famiglia, cresce la società” è il sottotitolo scelto per il Festival, subito criticato da Pierpaolo Donati, docente di sociologia dei processi culturali a comunicativi all’Università di Bologna, che ha diretto anche l’Osservatorio nazionale sulla famiglia: «Il problema, in Italia, è che la famiglia non può crescere perché il nostro sistema sociale nel suo complesso la penalizza. E quindi non può crescere la società», ha detto Donati. «La Germania ha capito bene che gli interventi economici sulla famiglia sono investimenti e non costi, perché investire sulle forme di welfare che facilitano lo sviluppo di un modello forte di famiglia aumenta il capitale sociale e rende la famiglia un prerequisito dello sviluppo sostenibile».

Tra le novità per la famiglia che arrivano dalle istituzioni, c’è Officina Famiglia, il nuovo sito voluto dal Dipartimento delle Politiche per la Famiglia, dedicato agli operatori delle politiche familiari, con l’obiettivo di costituire una “comunità di pratica”. Il sito sarà il luogo di incontro e di condivisione per una serie di attività e iniziative di networking che facilitino e rafforzino l'appartenenza e l'identità degli stessi alla comunità, in modo tale da divenire il punto di riferimento per gli operatori del settore. Il cuore delle attività del sito è la sezione servizi, dove gli utenti possono usufruire della piattaforma web di autovalutazione dei propri progetti, condividere e acquisire conoscenze, in ottica di benchmarking, consultando la banca dati progetti.

«Officina famiglia è uno degli strumenti che il Dipartimento intende utilizzare a supporto dell'attuazione del Piano Nazionale della Famiglia, approvato dal Consiglio dei Ministri della seduta del 7 giugno 2012», spiega il Capo Dipartimento Federico Fautilli. Si rivolge «a tutte le Amministrazioni Pubbliche coinvolte nella definizione ed attuazione delle politiche familiari e agli operatori del settore, ma vorremmo catturare l'interesse anche dei rappresentanti dell'associazionismo, del terzo settore e dei cittadini in generale. Ci si augura che nel tempo tutti possano trovare il proprio spazio e ognuno partecipare secondo le modalità che ritiene più idonee». Gli obiettivi? «Officina Famiglia intende valorizzare i casi di eccellenza e favorire il confronto e l'interazione tra gli attori presenti sul territorio, affinché nel tempo possano attivare spontaneamente percorsi di scambio e di apprendimento organizzativo. Con il progetto del Dipartimento si vuole provare a dar vita ad una comunità di pratica di persone interessate al tema delle politiche familiari, offrendo ai componenti la possibilità di avviare riflessioni condivise per costruire interventi consoni alle necessità odierne».

 


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