Cultura

All’Elfo lo spettacolo è à-la-carte

Per celebrare i 40 anni del Teatro Officina, all'Elfo di Milano due serate di spettacolo speciale: sono gli spettatori in sala a decidere le piéce

di Redazione

Altro che la solita serata a teatro. L'esperimento che la compagnia del Teatro Officina, in occasione delle celebrazioni per i 40 anni di attività, porta in scena i prossimi 30 e 31 ottobre sul palco della prestigiosa Sala Fassbinder del milanese Teatro Elfo Puccini è un grande azzardo, e una sfida lanciata agli spettatori. Si intitola "Teatro con il cappello", ed è una delle poche occasioni che gli appassionati di arte scenica hanno per godersi uno spettacolo à-la-carte: saranno gli spettatori in sala, infatti, a richiedere "in diretta" alla compagnia quale spezzone tra gli storici spettacoli che hanno segnato i 40anni di lavoro del Teatro Officina vogliono vedere rappresentato. E la compagnia – mettendo in luce tutta la propria maestria – voilà, esegue.

L'idea, geniale e provocatoria, è dello storico deus ex machina della compagnia, Massimo de Vita, che prova con questa formula innovativa a raccontare ancora una volta la sua idea di teatro, che ha concretizzato nel Teatro Officina: un teatro fatto nelle strade, ai binari delle stazioni, nei cortili, nelle aie, sui sagrati delle chiese, nei capannoni delle fabbriche, nei centri di accoglienza per migranti. Ovunque, senza sostegni istituzionali né finanziamenti pubblici, e nella cassa quei pochi soldi che derivano solo da un fattivo operare, giorno dopo giorno, in una vita in cui ogni giorno basta a se stesso.

«L’invito dell’Elfo Puccini a considerare la sala di Corso Bueons Aires come una delle tappe del viaggio di festa cittadina per i 40 anni del Teatro Officina», spiega de Vita, «ha fatto riemergere l’idea di portare il nostro “Teatro con il cappello”, che solitamente rappresentiamo invece nelle strade (la più recente, la multietnica via Padova). Uno spettacolo interattivo che ripercorre, come in una caleidoscopica passerella, 40 anni di repertorio del Teatro Officina, offerto al pubblico attraverso un menù à la carte in cui lo spettatore sceglie il brano che desidera ri-vedere fra i molti frammenti estrapolati dal nostro repertorio. Il menù è davvero ricchissimo, e offre ad esempio i grandi umoristi del ’900, gli scenari della Commedia dell’Arte, poesie della nostra tradizione dialettale come di quella internazionale, alcuni frammenti dei libri sacri (Torah, Bibbia e Corano), il molto amato Pasolini, ma anche brani dedicati al calcio, e poi memorie operaie, e testimonianze di profughi, intervallati dal canto intenso e teatrale di Beatrice Sinigaglia, affiancata dalla voce di Luca Aiello e dalla chitarra di Edoardo Steiner».

Questo grande repertorio è figlio di spettacoli storici come “Maccheronea” (1978), “Il comico e il suo contrario” (1980), “Una voce per i Vangeli” (1991), “Cuore di fabbrica” (1998), “Voci dai quartieri del mondo” (2005), “I volti della povertà” (2011), grazie ai quali gli attori – Massimo de Vita e il giovanissimo Stefano Grignani – aprono un ventaglio di registri espressivi, di tonalità emotive, di sguardi su un mondo che negli occhi “antropologicamente strabici” del Teatro Officina è quello degli ultimi

INFO e PRENOTAZIONI Teatro Elfo Puccini, corso Buenos Aires 33, Milano
tel. 02.00660606; biglietteria@elfo.org – www.elfo.org

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