Volontariato

Alluvione a Lourdes, partono i primi volontari

Martedì 23 ottobre parte il primo gruppo di volontari dell'Unitalsi. L'associazione si è mobilitata per dare una mano dopo i danni provocati dall'esondazione del Gave che ha sommerso la stessa Grotta di Massabielle

di Antonietta Nembri

Il primo gruppo di volontari è in partenza. Direzione Lourdes. A poco più di tre giorni dalla drammatica alluvione che ha colpito la cittadina dei Pirenei francesi, meta ogni anno di milioni di pellegrini da tutto il mondo, il primo gruppo di volontari unitalsiani partirà domani alla volta di Lourdes.
L’Unitalsi (Unione nazionale trasporto ammalati a Lourdes e nei santuari internazionali), storica associazione nata oltre cento anni fa per accompagnare malati e pellegrini sul luogo delle apparizioni dell’Immacolata, si è immediatamente mobilitata. «Le immagini della Grotta di Massabielle invasa dal fango e dai detriti hanno colpito la sensibilità dei nostri soci, che hanno risposto numerosi all'appello e che si stanno organizzando per partire. Il primo gruppo di volontari partirà martedi dal Nord Italia» annuncia Salvatore Pagliuca, presidente nazionale Unitalsi. L'associazione sta raccogliendo in queste ore la disponibilità di molte persone che in questi giorni si sono messe in contatto con le sedi locali.

«Lourdes è casa per l'Unitalsi. Per questa ragione, abbiamo avvertito dal primo istante l'urgenza di offrire il nostro contributo operativo per ripristinare al più presto la normalità dei luoghi, dopo i danni provocati dall'esondazione del fiume Gave». Sono queste le parole contenute in una lettera che lo stesso Pagliuca, ha inviato al sindaco di Lourdes, Pierre Artiganave, e al vescovo della cittadina francese, monsignor Nicolas Browuet, nella quale l'Unitalsi ha offerto al Santuario la disponibilità dei propri volontari.
 
Riuniti a Ragusa per l'Assemblea Nazionale che si è chiusa ieri domenica 21 ottobre, i responsabili dell'Unitalsi hanno seguito con attenzione l'evolversi della situazione a Lourdes, assicurandosi innanzitutto che non vi fossero disagi per ammalati, volontari e pellegrini che erano a Lourdes nelle drammatiche ore dell'esondazione del Gave. Le immagini della Grotta sommersa dalle acque del fiume che attraversa Lourdes, il Gave de Pau,  hanno fatto il giro del mondo. I circa 500 pellegrini, non solo italiani, presenti sono stati evacuati senza problemi e non si sono registrati feriti.
 
«Abbiamo annullato il pellegrinaggio della Sezione Romana Laziale, che avrebbe portato a Lourdes le reliquie del Beato Giovanni Paolo II. Passata la fase dell'emergenza, sarà necessario un lungo e faticoso lavoro, al quale l'Unitalsi, con i suoi volontari, intende assicurare massima disponibilità» ha concluso Salvatore Pagliuca. «Vogliamo vivere questa esperienza come un momento di “preghiera operativa” ai piedi della Grotta».


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