Welfare

Le imprese ignorano la regolarizzazione

A poche ore dalla chiusura della regolarizzazione, un dato curioso. Quasi 9 lavoratori irregolari emersi su 10, secondo i dati del Viminale, sono badanti.

di Redazione

Come prevedibile, a ridosso della scadenza si sono impennate le domande per la regolarizzazione di lavoratori stranieri. Ieri sera alle 18, a 24 ore dalla chiusura della regolarizzazione, erano 116.102 le domande presentate. Gli ultimi giorni hanno visto ritmi di 8-10mila domande al giorno, in un mese in cui le domande si sono attestate sotto le 4mila al giorno.

È stata, lo dicono i numeri del Ministero, la regolarizzazione delle badanti: 101.001 domande hanno riguardato infatti la regolarizzazione di collaboratori familiari (69.273), assistenti a persone non autosufficienti (28.882) e assistenti a persone autosufficienti 82.846). Si tratta dell'87% delle domande. Solo 15.100 le domande pervenute per lavoratori subordinati. Milano e Roma le province da cui sono arrivate più domande (16.709 dalla prima, 11.944 dalla seconda). Napoli sfiora le 10mila domande, Brescia, Bergamo e Salerno intorno alle 3mila, una ventina di città viaggiano tra le mille e le 2.500 domande. Ma il grosso delle città italiane ha mandato appena una manciata di domande, fino ad arrivare alle 53 di Aosta, 22 di Isernia, 15 di Enna.
Quanto alle nazionalità dei lavoratori regolarizzati, in testa alla classifica ci sono Marocco (13.922) e Bangladesh (13.752), seguiti da India (11.577) e Ucraina (11.417). Dati che ridisegnano anche il profilo-tipo della bandante per come ce la immaginiamo.
 
 

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.