Politica

Cisl: ecco come cambierà la dichiarazione dei redditi delle famiglie

L'uffico studi del sindacato ha calcolato le nuove deduzioni e detrazioni fiscali

di Redazione

L’Ufficio Studi della Cisl ha calcolato oggi come cambieranno per le famiglie italiane le deduzioni e detrazioni fiscali nella prossima dichiarazione dei redditi per effetto del Dl Stabilità del Governo Monti . Il calcolo è stato effettuato  per una famiglia monoreddito (con reddito di 28 mila euro o superiore) con un figlio a carico, un mutuo immobiliare e spese sanitarie, ed una famiglia bireddito (con redditi di 28 mila euro o superiore), sempre con 1 figlio a carico, un mutuo e spese mediche.  In allegato la tabella riassuntiva.

Come si sa l’art. 12 del  disegno di legge del Governo prevede:

  • l’aumento aliquote IVA dal 10% all’11%, dal 21% al 22%;
  • la riduzione delle aliquote IRPEF dal 23% al 22% per il primo scaglione, dal 27% al 26% per il secondo scaglione
  • la previsione dal 2012 di una franchigia di € 250 per le deduzioni (articolo 10, comma 1, lettere a), b), c), d), e-ter), f), g), h),l-bis), 1-ter) 1-quater), del testo unico delle imposte sui redditi) e per le detrazioni (art. 15 TUIR) per i soggetti con reddito superiore a 15.000 euro
  • un tetto annuo di 3.000 euro per gli oneri detraibili (art. 15 T. U.) per soggetti con reddito superiore a 15.000 euro;

La legge di stabilità prevede la rimodulazione di alcune agevolazioni fiscali per i redditi superiori ai 15 mila euro. Si introduce una franchigia di 250 Euro per alcune deduzioni e detrazioni IRPEF e, per alcune detrazioni, si fissa il tetto massimo di detraibilità a 3000 euro.

Ecco di seguito l’elenco delle principali deduzioni e detrazioni attualmente in vigore per le quali si applica o non si applica la franchigia e viene previsto il tetto complessivo.  

DEDUZIONI
Le spese deducibili sono quelle che possono essere sottratte dal reddito complessivo in occasione della presentazione della dichiarazione dei redditi, determinando un beneficio fiscale che è pari all’aliquota massima raggiunta dal contribuente.

Non si applica la franchigia su:

  1. i contributi previdenziali e assistenziali obbligatori e volontari;
  2. i contributi per la previdenza complementare;
  3. gli oneri contributivi per gli addetti ai servizi domestici e familiari;
  4. i premi e contributi versati alle forme pensionistiche individuali;
  5. le erogazioni liberali a favore del “non profit” e delle istituzioni religiose;

Si applica la franchigia su:

  1. gli assegni periodici corrisposti al coniuge;
  2. i contributi per i fondi integrativi sanitari;
  3. le spese sostenute per l’adozione di minori stranieri;
  4. le erogazioni liberali a favore di università e fondazioni universitarie.
  5. le spese mediche generiche e di assistenza specifica per i portatori di handicap.


DETRAZIONI
Oltre alle detrazioni previste per i lavoratori dipendenti, i pensionati e gli assegni percepiti dagli ex coniugi, i contribuenti che sostengono alcune spese di particolare rilevanza sociale, come ad esempio quelle per motivi di salute, per il mutuo dell’abitazione, per l’istruzione, possono usufruire di riduzioni dell’Irpef dovuta. Queste riduzioni si ottengono attraverso la dichiarazione dei redditi sotto forma di detrazioni d’imposta. Queste, cioè, riducono l’importo dell’imposta da pagare.

Non si applica la franchigia e non entrano nel tetto dei 3.000€:

  1. Agevolazioni per le spese di ristrutturazioni edilizie
  2. Agevolazioni per la riqualificazione energetica di edifici
  3. Detrazioni per i contratti di affitto (inquilini a basso reddito, contratti di locazione a canone convenzionato, trasferimento per motivi di lavoro, contratti di locazione per studenti universitari) l’acquisto e le spese di riparazione dei veicoli per persone con disabilità


Non si applica la franchigia, ma entrano nel tetto dei 3.000€:

  1. le spese sostenute per i servizi di interpretariato dei sordomuti;
  2. spesa sostenuta dai non vedenti per il mantenimento dei cani guida.

Si applica la franchigia:

  1. in tutti gli altri casi, comprese le spese sanitarie, le quali non entrano nel tetto dei 3.000€.

DETRAZIONI D’IMPOSTA DEL 19%
Tra i principali oneri che danno diritto alla detrazione d’imposta del 19% vi sono:

  • le spese sanitarie (la franchigia passa da 129,11€ a 250€. Questo determina un aggravio di circa 23€ per contribuente);
  • gli interessi passivi sui mutui destinati all’acquisto dell’abitazione principale e sui mutui stipulati a partire dal 1998 per la costruzione e la ristrutturazione dell’abitazione principale (Dal 1º gennaio 2008 il limite di spesa per interessi passivi sul quale è possibile calcolare la detrazione d’imposta del 19% è pari a 4.000 euro.
    Pertanto l’agevolazione massima che si può fruire passa da 760 euro a 712,50);
  • le tasse scolastiche (istruzione secondaria, universitaria, di perfezionamento e/o di specializzazione universitaria. La franchigia determina un aggravio di 47,50€);
  • le spese per la frequenza di asili nido dei figli di età compresa tra i tre mesi e i tre anni. (Il limite di spesa sul quale calcolare la detrazione è di 632 euro. Applicando la franchigia, lo sconto si calcola su 382€. Pertanto, lo sconto massimo di imposta passa da 120,08 a 72,58 euro).
  • Le spese per addetti all’assistenza personale (c.d. badanti), (detraibili nella percentuale del 19%, calcolabile su un ammontare di spesa non superiore a 2.100 euro. La franchigia determina un aggravio di 47,50€. Condizione per fruire della detrazione è che il reddito del contribuente non sia superiore a 40.000 euro.)
  • erogazioni liberali (per un importo non superiore a 2.065,83 euro. La franchigia determina un aggravio di 47,50€. Le liberalità alle Onlus e alle associazioni di promozione sociale, in alternativa alla detrazione, possono essere dedotte dal reddito complessivo. Previsioni specifiche sono previste per le diverse tipologie di erogazione liberale).
  • le spese per assicurazione sulla vita ed invalidità;
  • L’iscrizione annuale a strutture sportive per i ragazzi di età compresa tra i 5 e i 18 anni (La detrazione è ammessa nella percentuale del 19%, calcolabile su un importo non superiore a 210 euro per ciascun ragazzo. La franchigia annulla questo beneficio se si tratta di un figlio solo. Per due o più figli l’aggravio di circa 47,50€)
  • le spese sanitarie per assistenza specifica e per particolari tipologie. Si tratta delle spese per personale paramedico (la franchigia passa da 129,11€ a 250€. Il contribuente può usufruire della detrazione soltanto nei limiti dell’imposta che deve pagare; in caso di incapienza la detrazione può essere usufruita dal coniuge, dai genitori e degli altri familiari su un importo massimo della spesa pari a 6.197,48 euro);
  • gli interessi passivi per prestiti e mutui agrari,
  • Le spese veterinarie  (fino all’importo di 387,34 euro e con franchigia che passa da 129,11 euro. In pratica, il beneficio massimo che la detrazione consente passa  49,06 euro a 26€);
  • le spese funebri

Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA