Volontariato

I volontari: «Siamo incazzati neri»

Il bilancio di Francesca Danese, vicepresidente di CSVnet, il giorno dopo la chiusura dei lavori dell'Aquila: «Il governo, le Regioni e i Comuni ci hanno profondamente delusi. la Fornero? È venuta per farci la sua lezioncina»

di Gabriella Meroni

Francesca Danese (CSVnet)

"Siamo delusi, Delusissimi. Anzi, lo scriva pure: incazzati". E' questa la sintesi efficace del post-Conferenza nazionale de volontariato tratteggiata da Francesca Danese, vicepresidente del CSVnet e vera anima del lungo lavoro preparatorio che ha condotto all'appuntamento dell'Aquila. Un lavoro fatto da oltre 100 incontri su e giù per l'Italia che ha poi portato ala stesura di una "lettera aperta" all'Italia messa a punto dalle associazioni e letta alla Conferenza per la prima volta "non da esponenti di qualche sigla famosa ma da quattro volontari veri, in carne e ossa", come sottolinea Danese.


Delusione e rabbia, dunque, non certo per come si è svolta la Conferenza (oltre 850 presenze, momenti di vera partecipazione popolare, dibattiti e laboratori proficui), ma per le assenze da cui è stata caratterizzata. "Avremmo voluto interloquire con molti altri soggetti direttamente coinvolti nella realizzazione di tanti provvedimenti essenziali, come la Conferenza Stato Regioni, l'Anci, l'Upi", sottolinea Francesca Danese. "Ma speravamo anche nella presenza di altri ministri, come il ministro dell'Economia o quello della Coesione sociale, invece niente", conclude la vicepresidente di CSVnet. "Mi chiedo allora al di là delle belle parole a chi importi davvero il volontariato in questo paese".


A quanto pare, alcuni inviti sarebbero dovuti partire direttamente dagli uffici del ministero del Lavoro, che però stando ai rumors post Conferenza non avrebbe provveduto. Altri organismi, invece, contattati direttamente dagli organizzatori non istituzionali, avrebbero fatto orecchie da mercante. Danese è un fiume in piena: "È sconcertante, perché il nostro lavoro è stato di ampio respiro: abbiamo parlato di un modello diverso di economia, di tagliare le spese militari, di utilizzare a favore del non profit i beni sequestrati dallo Stato, le caserme in disuso… Abbiamo aperto la grande partita del Lep, i livelli essenziali di prestazioni, che riguardano le regioni, così come le agevolazioni Irap. Poi c'è la partita Imu, in cui entrano in gioco i Comuni. Con tutti questi soggetti sarebbe stat importante avere un confronto, che invece è mancato".


Quanto alle presenze istituzionali che non potevano mancare, Francesca Danese non è più tenera: "Il ministro Fornero è venuta a farci una lezioncina sul volontariato", sottolinea, "senza pensare che in realtà sull'argomento ne sappiamo qualcosa anche noi. Il sottosegretario Guerra è andata un po' più a fondo sulle questioni reali, ma da sola che poteva fare?". Infine Danese ne ha anche per i mass media, che avrebbero "ignorato" completamente l'appuntamento "per occuparsi solo di beghe di partito".


E ora che si fa? "Si ricomincia a lavorare da subito, da oggi", conclude Danese, "sulle proposte contenute nella lettera. Il Csvnet, la Convol e la Consulta per il volontariato all'interno del Forum proseguiranno a tutti i livelli e in tutte le sedi a portare avanti queste istanze, fondamentali per noi ma soprattutto per l'Italia". Le prossime mosse concrete sono già state decise, e partiranno proprio dal grande assente dell'Aquila: "Chiederemo al più presto un'audizione alla Conferenza Stato regioni. Ci dovranno ascoltare, perché noi non ci fermeremo".
 

 


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA