Famiglia

Gli States aggiornano la black list del lavoro minorile forzato

Il Governo degli Stati Uniti ha aggiunto Sud Sudan, Suriname, Vietnam all'elenco delle Nazioni in cui bambini di appena cinque anni sono soggetti ai lavori forzati. Ad oggi la lista conta 77 Paesi.

di Redazione

Piattaformainfanzia pubblica questo articolo realizzato da Susan Heavey. Per leggere la versione integrale clicca qui.

La valutazione annuale del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti sul traffico mondiale di esseri umani cita 134 prodotti, provenienti da 74 Paesi, ‘macchiatisi’ di sfruttare lavoro minorile e altre forme di lavoro abusivo.

Il rapporto dice che i Paesi asiatici, in particolare la Cina e la Birmania, hanno un numero relativamente elevato di beni prodotti da lavoro forzato.
Pur essendo difficile monitorare quanti bambini siano sfruttati a livello mondiale, l'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL-ILO) ha stimato una cifra tra i 980.000 e circa 1,2 milioni nel 2005. Nel complesso, circa 21 milioni di persone di tutte le età sono vittime di lavoro forzato, secondo l'organizzazione con sede a Ginevra, che fa parte delle Nazioni Unite.

Nei tre nuovi Paesi -Sud Sudan , Suriname, Vietnam-, i funzionari americani hanno rilevato che i maggiori problemi siano legati all’allevamento di bestiame in Sud Sudan, e all’industria dei mattoni e dei capi di abbigliamento in Vietnam. In Suriname, sono le miniere d'oro e altri lavori pericolosi a sollevare le maggiori preoccupazioni.
«I bambini in Suriname sono impegnati nelle peggiori forme di lavoro minorile," si legge in uno dei rapporti. Quelli confinati nelle miniere affrontano situazioni di pericolo, come l'esposizione al mercurio, al calore estremo e al rischio di schiacciamento,  e anche la prostituzione minorile nei campi minerari desta  preoccupazione.

Fra i  prodotti che comportano lavoro minorile forzato e altre forme di lavoro abusivo  Il Rapporto cita  i gamberi, l’aglio, i mattoni e il tabacco. Quest'anno, i funzionari degli Stati Uniti hanno aggiunto anche la carne di manzo, il pesce e i prodotti filati.


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