Volontariato

La proposta di nuovo regolamento non piace

Associazione Italiana Celiachia e Unione nazionale consumatori uniti per promuovere una modifica della proposta di Regolamento relativo agli alimenti destinati ai lattanti e ai bambini e agli alimenti destinati a fini medici special. Posizione condivisa anche da Movimento Consumatori

di Carmen Morrone

Al Parlamento dell'Unione europea è in corso uno studio per stabilire cosa sia un alimento dietico. E' indubio che la dicitura compaia su moltissimi cibi, per questo  il legislatore europeo  ha sentito l'esigenza di fare chiarezza ed è stata elaborata una proposta di regolamento (COM 353/2011). In questa operazione di selezione, al momento, sono stati esclusi gli alimenti senza glutine.

Per l'AIC – Associazione italiana celiachia negare la dicitura di prodotto dietico a quelli gluten free significa non riconoscere la condizione di celiaco, la cui terapia è, ad oggi, sono quella di mangiare cibi senza glutine. Quindi di seguire un determinato regime dietetico, appunto.

«Contestiamo il nuovo Regolamento -spiega la Presidente di AIC – Associazione italiana celiachia Elisabetta Tosiperché ignora la necessità di tutelare una categoria sensibile e vulnerabile di consumatori, come appunto quella dei celiaci, eliminando la definizione di ‘prodotti dietetici’ e riducendo la definizione ‘senza glutine’ ad un semplice claim fra altri della normativa dell’etichettatura».

«La celiachia -aggiungeElisabetta Tosi- è una malattia che colpisce, in Italia e nel mondo, una persona ogni 100. Si tratta di una malattia autoimmune, cronica ed a componente genetica, ancora molto sottostimata; in Italia si contano solo poco più di 122 mila diagnosi, ma se ne attendono 4 volte tante. La celiachia richiede, come unica terapia  ad oggi conosciuta, l’adesione ad una dieta che escluda completamente il glutine per tutta la vita».

La posizione è condivisa anche da Lorenzo Miozzi, presidente di Movimento Consumatori. Oltre che da  Massimiliano Dona, segretario generale dell'Unione Nazionale Consumatori che auspica l'approdo a un « un compromesso tra le diverse opinioni, nel rispetto della sicurezza dei prodotti, del loro controllo e della tutela delle famiglie con un componente affetto da celiachia».


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