Welfare

La svolta sociale raccontata da Bonomi

Un’edizione destinata a lasciare il segno e dedicata al tema decisivo dei beni comuni. Il racconto di un visitatore d’eccezione. Scarica il Pdf

di Redazione

C’è qualcosa di davvero nuovo alla Biennale di Architettura in corso a Venezia. Già lo presagiva il titolo voluto dal curatore David Chipperfield, Common Ground, terreno comune. La realtà non smentisce le attese. Terreno comune significa che è finita la stagione dell’archistar demiurgo che con le sue soluzioni spettacolari dominava òe situazioni e chi progetta le città è invece chiamato a un lavoro di natura completamente diverso: un lavoro in “collettivo” per affrontare le pazzesche sfide che il futuro, tra crisi e sviluppo, pone. Vita ha visitato la Biennale con un osservatore di grande autorevolezza: Aldo Bonomi. Con il suo lavoro (e anche con le sue mostre alla Triennale di Milano, sulla Città infinita e sulla Città Fragile) aveva anticipato questa svolta. Bonomi è stato chiamato anche a pensare il Padiglione Italia, che affronta il tema delicatissimo dell’impatto dell’attività sul territorio, dopo la stagione selvaggia dei capannoni. Scaricando il Pdf dalla colonna a destra, potete leggere il viaggio di Bonomi alla Biennale e l’intervista a Luca Zevi, curatore del Padiglione Italia.

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