Non profit

Sarà l’ultima Consulta?

Si tiene questo pomeriggio a Roma l'incontro dell'organo destinato a essere soppresso dalla spending review governativa. Intanto centinaia di giovani volontari sfilano per le vie della capitale per chiedere il rilancio del servizio

di Daniele Biella

Giovedì 4 ottobre, ore 15, sede dell'Unsc, Ufficio nazionale servizio civile, Roma: si celebra il funerale della Consulta nazionale per il servizio civile. Manca l'ufficialità della burocrazia, ma le indicazioni contenute nella spending review sono chiare: è un ente che va tagliato, alla stregua del Comitato Dcnan e della Rappresentanza nazionale dei volontari, per risparmiare (anche se i risparmi sono esigui, leggi in alto a destra) nell'ottica di far uscire l'Italia dalla crisi economica.

In attesa di sapere cosa uscirà tale incontro (a cui partecipano i rappresentanti dell'Unsc, organo della Presidenza del Consiglio dei ministri, gli enti di invio dei giovani al servizio, la Conferenza Stato-Regioni, l'Anci, Associazione nazionale Comuni italiani e i rappresentanti dei volontari), le ragazze e i ragazzi che oggi più che mai non vogliono che si chiuda un'esperienza virtuosa come quella del Scn, Servizio civile nazionale (i cui fondi sono ridotti allo stremo, tanto che il prossimo bando da 15mila posti uscirà non prima del 2013, lasciando un 'vuoto' di volontari di parecchi mesi) scendono in piazza: si è appena conclusa una marcia della Carovana del Scn, organizzata dalla Cnesc, Conferenza degli enti di servizio civile, dalla sede romana dei Salesiani fino al luogo della Consulta. I giovani hanno 'accompagnato' i rappresentanti dei volontari, esprimendo solidarietà per la soppressione del loro ruolo.

Quella di oggi a Roma non è l'unica tappa della Carovana del Scn: sabato 6 ottobre a Ferrara, all'interno del programma del festival organizzato dalla rivista Internazionale, decine di volontari saranno in piazza per un evento di sensibilizzazione sul servizio civile: video e testimonianze per sottolineare come sia fondamentale mantenere in vita uno strumento che nel corso dei suoi 11 anni di storia (a cui si devono poi aggiungere i decenni di obiezione di coscienza) ha permesso a 300ila di giovani di svolgere un anno al servizio degli altri, in Italia e all'estero.


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