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Notiziario Affari sociali del 21 settembre

Welfare, rilanciare il servizio nido per l’infanzia

di Redazione

Un forte rilancio del servizio nido per l?infanzia sul territorio nazionale: è uno degli obiettivi da realizzare per il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. L?annuncio dell?iniziativa era già contenuto nel Dpef del Governo, dato che gli asili nido sono il primo passo di un percorso sociale ed educativo che conduce il bambino verso la scuola materna e quella elementare. ?I nidi non saranno più un servizio assistenziale offerto come custodia dei figli delle donne che lavorano, ma servizio essenziale per lo sviluppo delle nuove generazioni e la promozione della famiglia?, ha sottolineato in un comunicato-stampa il Sottosegretario di Stato, senatrice Grazia Sestini. ?Occorrerà valorizzare e portare a compimento il buon lavoro svolto dal Parlamento e dal Governo nel corso della passata legislatura ? ha aggiunto ? e fare tesoro delle sperimentazioni avviate in questi anni dai Comuni italiani?. Il progetto innovativo sarà finanziato dal Fondo nazionale per le politiche sociali, a cui si aggiungeranno risorse provenienti dalla prossima legge finanziaria. Una riforma annunciata per la modernizzazione dei nidi infantili Le linee generali della riforma che il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali propone per il rilancio e la modernizzazione dei nidi per l?infanzia parlano chiaro: non più liste d?attesa interminabili, servizi più flessibili e aperti negli orari e nelle attività, collocazione nel quartiere. ?Il sistema dei nidi e di servizi sociali costituiscono in punto cruciale del nuovo welfare italiano, che vuole impegnarsi per promuovere le famiglie e le migliori condizioni di sviluppo per le nuove generazioni?, evidenzia la senatrice Grazia Sestini, Sottosegretario di Stato, precisando che il Governo ?deve creare le condizioni perché aumenti il numero di questi servizi, favorendone la flessibilità e la qualità, e contemporaneamente deve operare perché si limitino i costi a carico delle famiglie e dei Comuni?. Per raggiungere l?obiettivo, verrà presentato in Parlamento un disegno di legge di riforma che intende far evolvere e concretizzare la riflessione già avviata durante la precedente legislatura. Anche le aziende sono chiamate a contribuire attraverso politiche ?family oriented?. ?In questo senso ? nota la senatrice Sestini ? è di grande importanza l?inclusione nel cosiddetto ?provvedimento Tremonti? della possibilità per le aziende di fruire di sgravi per la realizzazione di questo tipo di servizi?. Sarà la ?cooperazione intelligente in sede locale tra sistema scolastico, servizi sociali, famiglie e settore privato? a garantire il raggiungimento di livelli accettabili nell?offerta di questo importante servizio, mirato a favorire sia la vita familiare che la crescita serena dei bambini. Servizio civile volontario, una tavola rotonda al Com-p.a. di Bologna Sarà dedicato a ?La sfida aperta del servizio civile volontario: comunicare l´importanza di una scelta solidale e costruttiva? il convegno in programma oggi, 20 settembre, alle ore 16 nel padiglione 19 – sala A della Fiera di Bolognain occasione del Salone della comunicazione pubblica e dei servizi al cittadino (Com-p.a.). Promossa dall?associazione ?Comunicazione pubblica?, in collaborazione con lo stesso Com-p.a. non profit, la tavola rotonda sarà coordinata da Edoardo Patriarca, portavoce Tavolo del Terzo Settore. Tra i relatori, Lea Battistoni, direttore generale dell?Ufficio per il volontariato, associazionismo sociale e politiche giovanili del Dpsp; Licio Palazzini, presidente della Consulta nazionale del Servizio civile; la presidente della Conferenza nazionale Enti per il Servizio Civile, Cristina Nespoli; Guido Bertolaso, direttore generale dell?Ufficio nazionale Servizio civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri; infine Aldo Bacchiocchi, componente della direzione nazionale Anci. 19 settembre 2001 Minori in Italia, ?non solo sfruttati o violenti? Il Centro nazionale di documentazione e analisi per l?infanzia e l?adolescenza svolge una massiccia azione di raccolta e diffusione di informazioni, insieme a un lavoro di proposta culturale: nel titolo dell?ultimo rapporto elaborato sulla condizione dell?infanzia e dell?adolescenza in Italia, ?Non solo sfruttati o violenti?, indica che il fenomeno della violenza sui minori non rappresenta la totalità della realtà, senza trascurare quelle situazioni di rischio che devono tenere alta l?attenzione e anche l?offerta dei servizi. Occorre aver ben presente che ci sono anche altre infanzie e altre adolescenze, nella maggioranza dei casi. Non c?è solo ?il bambino abusato e violato, non solo il ragazzo delle baby-gang ma anche quello impegnato nel volontariato; non solo il bambino straniero ?lavavetri? ma anche quello bene integrato in classe ? afferma il Rapporto -; non solo il bambino ?problema? ma anche quello ?normale?; non solo il bambino sfruttato ma anche quello che abbastanza serenamente studia e gioca; non solo il bambino che soffre le carenze affettive e le trascuratezze dei suoi genitori ma anche quello amato, seguito, sostenuto, stimolato dalla sua famiglia?. Anche i raffronti con la situazione europea appaiono tutt?altro che negativi per il nostro Paese: basti pensare ai dati relativi all? indice di mortalità per la fascia 1-14 anni, in linea con la media europea; al fatto che le cause di morte per incidenti sono meno frequenti che altrove; al basso coinvolgimento di minori nella criminalità; al numero ancora poco elevato di famiglie divise. Infanzia e adolescenza, la crescita dei processi di scolarizzazione Nell?ultimo Rapporto sulla condizione dell?infanzia e dell?adolescenza in Italia, intitolato ?Non solo sfruttati o violenti?, viene messo in evidenza il diffuso processo di scolarizzazione in atto nel nostro Paese. I tassi ufficiali di conseguimento della licenza di scuola media superano addirittura il 100%, perché comprendono anche i ripetenti ancora interni a questo ciclo di studi ma, tenendo conto dei più recenti tassi di abbandono, si stima che coloro che effettivamente concludono il ciclo di istruzione obbligatoria conseguendo la licenza siano circa il 95%. Analogamente, il passaggio alla scuola secondaria superiore supera ormai stabilmente il 90%: uno dato che dimostra – come evidenzia l?Isfol (Istituto per lo sviluppo della formazione dei lavoratori) nel rapporto 1999 – che in Italia la permanenza a scuola sino almeno a 15 anni è progressivamente diventata prassi già prima dell?intervento normativo, che ha elevato l?obbligo di istruzione a partire dall?anno scolastico 1999-2000. Tuttavia Si registrano differenze notevoli da regione a regione e da nord a sud. In Lombardia, Trentino, Veneto, Campania, Puglia e Sicilia il tasso è inferiore al 90%. Il tasso di scolarità nella scuola secondaria superiore, monitorato dalle rilevazioni Istat, risulta cresciuto dal 68,3% dell?inizio degli anni Novanta all?82,2% dell?anno scolastico ?97-?98, con tendenza a salire negli anni successivi. Inoltre aumentano progressivamente, e in termini consistenti, anche coloro che concludono effettivamente questo ciclo di studi: 10 anni fa i maturi in tutti i percorsi e indirizzi della secondaria superiore rappresentavano soltanto il 51,4 del valore medio dei giovani 18-20enni, mentre sono saliti al 72,4% solo sette anni dopo. Droga, il Villaggio dello sport aderisce alla campagna ?Il vero sballo è dire NO? Dal 2 al 7 ottobre a Roma, in Piazza del Popolo, il Centro Sportivo Italiano allestirà ?Il villaggio dello sport?, che alle numerose attività sportive affiancherà la presenza di uno stand della IX Campagna informativa sui pericoli derivanti dall?uso di sostanze stupefacenti e psicotrope. Per tutta la settimana, dalle ore 10 fino alle 13, l?Agenzia Comunale per le Tossicodipendenze sarà a disposizione con i suoi operatori nello stand contrassegnato dallo slogan ?Il vero sballo è dire NO?, per dare informazioni e distribuire il materiale relativo alla campagna.


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