Welfare

Alpitour e Fondazione Rava completano la Casa dei Bimbi Emilia

È stata consegnata la struttura prefabbricata al centro di terapia integrata La Lucciola di Stuffione di Ravarino, in Provincia di Modena

di Redazione

Consegnata la “Casa dei Bimbi” al centro di terapia integrata per bambini disabili La Lucciola di Stuffione di Ravarino, in Provincia di Modena. La casa dei Bimbi è una delle due strutture prefabbricate che la Fondazione Francesca Rava ha donato grazie al sostegno del Gruppo Alpitour, che si è fatto garante del raggiungimento dell’obiettivo di 27.500 euro, cioè circa metà del costo. Al raggiungimento della cifra hanno concorso i dipendenti, i clienti – grazie ad una raccolta effettuata a bordo degli aerei della compagnia Neos, parte del Gruppo Alpitour – e l’Azienda stessa.

La targa della “Casa dei Bimbi” al centro di terapia integrata per bambini disabili La Lucciola di Stuffione di Ravarino, in Provincia di Modena
 



La Casa dei Bimbi, costruita interamente in legno e con una superficie di circa 100 mq, ospiterà la sala del Cerchio, la sala da pranzo, la cucina dei bambini e i servizi sanitari. La struttura consentirà di proseguire le attività didattiche e terapeutiche del centro, che ora a causa dei danni del terremoto si svolgono in tenda, anche durante i mesi invernali oramai alle porte. Il Centro La Lucciola accoglie bambini e ragazzi dai 3 ai 18 anni, con disabilità e disturbi dello sviluppo. Le attività del Centro, condotte in forma prevalentemente volontaria da personale qualificato, sono volte al miglioramento della qualità di vita dei piccoli ospiti, tramite un percorso integrato basato su tecniche pedagogiche educative, riabilitative e psicoterapiche.

«Siamo orgogliosi di avere preso parte a questa operazione insieme alla Fondazione Francesca Rava, da sempre a fianco dell’infanzia in condizioni di disagio», ha spiegato Gabriele Burgio, presidente e amministratore delegato del Gruppo Alpitour, «Desideriamo ringraziare i colleghi e i nostri clienti, che hanno dimostrato una grande generosità nell’aderire all’iniziativa e rendere possibile il raggiungimento dell’obiettivo che ci eravamo posti».

«Senza il nostro intervento tempestivo e l’aiuto dei donatori che hanno voluto sostenere questo nostro impegno, il lavoro di 15 anni dei terapeuti e la terapia stessa di 30 bambini sarebbe stata inevitabilmente interrotta», ha aggiunto Maria Chiara Roti, vicepresidente della Fondazione Francesca Rava, «un grazie speciale ad Alpitour, Neos e ai loro clienti, che insieme ci hanno permesso di raggiungere questo traguardo in così breve tempo».

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