Economia

Al via “Fertilità” per imprese sociali

Cinquanta miliardi per far crescere la cooperazione sociale, ecco Fertilità, presentato oggi a Roma. La sottosegretari al Welfare Sestini: "guardiamo con interesse".

di Redazione

Il Progetto, presentato stamane a Roma, si propone, ha spiegato l’amministratore delegato di Sviluppo Italia, Carlo Borgomeo di essere ?uno strumento di sviluppo territoriale oltre che di creazione di nuova occupazione, mira a coinvolgere tutti quei soggetti (profit e non profit) che operano in rete che, attraverso l’offerta di servizi reali di formazione, assistenza alla progettazione e tutoraggio, possono accompagnare e facilitare la promozione e lo start up di nuove iniziative di cooperazione sociale?.
In particolare l’obiettivo del Progetto ?Fertilità?, è emerso oggi, è quello di sollecitare gli organismi del Terzo settore che, in qualità di soggetti promotori di nuove iniziative di impresa sociale, siano in grado di
trasferire alla compagine societaria, esperienze, capacità imprenditoriale e il know how organizzativo-gestionale.
Beneficiari dei finanziamenti agevolati previsti dal Progetto Fertilita’ sono sia i soggetti promotori (per i quali sono previste agevolazioni finanziarie fino a un massimo di 50 mila euro), sia le neo-cooperative, per le quali le agevolazioni possono arrivare a 280 mila euro.
Per quanto riguarda, invece, i progetti di cooperative già esistenti ed attive, sono ammissibili al Progetto le cooperative o i loro consorzi che non abbiano mai superato un volume di affari per esercizio di 150 mila euro. Sono ammessi, inoltre, i cosiddetti ?progetti a grappolo?, presentati da un unico soggetto promotore, che prevedono una pluralità di iniziative, sino ad un massimo di 10 nuove cooperative.
La sottosegretaria Sestini, in rappresentanza del Governo ha detto: “Guardiamo con estremo interesse al monitoraggio di questa esperienza nella prospettiva di poterlo rifinanziare”.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.