Economia

Imprese sociali, segnalateci le start-up più innovative

I blogger di Vita.it Flaviano Zandonai e Paolo Venturi lanciano il dibattito. E voi come la pensate? Quali sono le esperienze più significative che conoscete?

di Redazione

Si accende il dibattito su Vita.it dopo la presentazione del rapporto sulle start-up presentato negli scorsi giorni dal ministero per lo sviluppo economica guidato da Corrado Passera. Ad animarlo in prima battuta sono stati due blog di Vita.it: Fenomeni di Flaviano Zandonai e Co-operare di Paolo Venturi. 

 
Scrive Zandonai tracciando una linea di congiunzione fra le imprese sociali che hanno animato il recente workshop sull’impresa sociale di Riva del Garda e lew start-up a cui guarda Passera: «L’innovazione è l’elemento comune, una innovazione la cui efficacia si misura a partire dalla funzione d’uso: rispondere a bisogni delle persone sostenendo processi di community building orientati a generare soluzioni che intercettano risorse diverse. Vale per chi opera nei servizi sociali e per chi lavora con le ICT di questa generazione». La partita reale insomma si gioca sui territori. 
 
Pur riconoscendo al progetto Restart Italia di essere «un importante punto di partenza per rigenerare una nuova stagione imprenditoriale», Venturi nota un punto di fragilità importante: «Il rapporto introduce la i-srl a vocazione sociale identificandola a partire dai settori in cui essa opera. L’operazione su questo punto diventa debole poiché, pur garantendo a questo tipo di start up in alcuni casi migliori condizioni di incentivo, di fatto impedisce alla cooperazione, la forma giuridica che ha già dimostrato la capacità di  creare innovazione e di generare occupazione in ambito sociale, di poter essere utilizzata». 
 
Voi come la pensate?  Quali sono le esperienze più innovative di impresa sociale che conoscete? Segnalatecele tramite Facebook, su twitter  @Vitanonprofit o inviando una mail a desk@vita.it

 

 

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