Non profit

Il 5 per mille 2012? Serve per l’emergenza maltempo

Dopo il "ratto" di 80 milioni al 5 per mille 2010, ecco come spariranno 5 milioni dalla dotazione di quest'anno

di Carlo Mazzini

 

 
Come al solito ci sarebbe più da ridere se non fosse che stanno giocando con i soldi della collettività.
 
A febbraio 2012, l’Italia centrale fu colpita da un’eccezionale ondata di maltempo. Oddio, fu eccezionale sulla parte adriatica con anche 2 mt di neve, a Roma ci fu il misunderstanding del Sindaco che sembrò non aver capito – così dicono le cronache – che l’acqua decuplica il suo volume quando si trasforma in neve. Le nevicate – quelle eccezionali – costano alla collettività, come è normale. Se è normale che costino, sarà normale che si abbia un fondo per queste calamità, sia a livello locale che a livello centrale. Beata innocenza – mi dico da solo.
 
Un ulteriore indizio che a livello generale stiamo raschiando il fondo del barile è dato dalla rilettura della Spending review (DL 95/12 conv in agosto da L 135/12) i soldi per coprire parte di quei costi (per un totale di 9 milioni) vengono
 
– 4.012.422 dall’8 per mille di competenza statale (non vorrete mica che li tolgano alle varie chiese?)
 
– 4.987.578 dal 5 per mille
 
 
In merito all’anno di competenza dovrebbe essere il 2012, e leggendo le documentazioni tecniche del servizio Bilancio della Camera, si intuisce che si stia parlando del 5 per mille 2012, quello sottoscritto in questi mesi dai contribuenti.
 
Sempre nelle note tecniche si legge un’affermazione molto interessante:
 
“Con riferimento al comma 10, inoltre, andrebbero acquisiti i dati posti alla base della riduzione di una quota dello stanziamento 2012 destinato al finanziamento del cinque per mille. Poiché, infatti, in base alla normativa vigente tale spesa è commisurata alle opzioni effettivamente esercitate dai contribuenti, un’alterazione del meccanismo potrebbe determinare la necessità di reintegrare successivamente il fondo per fare fronte alle esigenze derivanti dalle indicazioni espresse.“
 
 Dicono ciò che sosteniamo da tempo.
1. la legge afferma che la spesa è commisurata alle opzioni effettivamente esercitate dai contribuenti (cioè al 5 per mille da questi destinato)
2. ergo, se il Governo utilizza una parte di questi fondi per altro, deve reintegrare questa parte;
3. ergo, se il Governo – senza dire niente – NE TAGLIA 80 DI MILIONI, ne deve reintegrare 80 MILIONI.
 
Musica per le mie orecchie!!!

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