Cultura
Quando consegnammo quei mitra a Martini…
Sergio Segio, ex militante di Prima Linea, ricorda il clamoroso gesto del Cardinale che, nel giugno 1984, contribuì ad accelerare la fine della lotta armata
di Sergio Segio
«Mettersi in mezzo e sarà pace», disse il Cardinal Martini, invitando ciascuno a guardare anche al dolore dell’altro e non solo al proprio. Si riferiva all’eterno conflitto israelo-palestinese, lui che aveva significativamente scelto, dopo Milano, di abitare a Gerusalemme. Ma quella sua filosofia ed esortazione voleva avere, e ha tuttora, una validità generale. L’ha avuta pure negli anni Settanta-Ottanta, quando il Cardinale scelse e accettò di “mettersi in mezzo” tra un movimento crescente di militanti che ripensavano la propria storia e volevano abbandonare la strada della lotta armata e uno Stato arroccato in una posizione di fermezza e “irriducibilità, per certi versi speculare a quella delle BR.
Erano i primi anni Ottanta del secolo scorso. I magistrati che avevano gestito l’emergenza antiterrorismo, avendone ricevuta una delega in bianco dal potere politico, rifiutavano ogni percorso di fuoriuscita dalle armi che non fosse quello della delazione e della collaborazione giudiziaria…
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