Welfare

Opera San Francesco. E quello slogan azzeccato

Sabato scorso su Avvenire è comparso un editoriale di Leonardo Becchetti che prende spunto dalla campagna di Opera San Francesco e dallo slogan che la caratterizza. Uno slogan che sembra una contraddizione ma non lo è, come dimostra l’economista. E come ha ricordato Bonacina al Meeting di Rimini

di Giuseppe Frangi

Scrive Becchetti: «“Siate egoisti, fate del bene” . La nuova pubblicità dell’Opera San Francesco coglie nel segno con un’intuizione che oggi è sempre più suffragata da una mole crescente di evidenze scientifiche. Siamo purtroppo vittime di una visione dell’uomo piuttosto misera che deriva dall’assolutizzazione dell’autointeresse "miope". Nella stragrande maggioranza dei modelli economici l’uomo, direbbe il nobel Amartya Sen, è concepito come un «folle razionale» perché assieme all’autointeresse, forza di gravità della persona, non vengono considerate altre due componenti fondamentali come quelle della passione per l’altro e del dovere morale.

Un padre del liberismo come Friedrich Hayek riconosce che l’homo oeconomicus (inteso come colui che persegue il massimo profitto per sé) è «la vergogna di famiglia» degli economisti e un noto economista contemporaneo, Robert Frank, ironizza chiedendo, in uno dei più diffusi manuali adottati dagli studenti di primo anno: «Fareste uscire vostra figlia con un homo oeconomicus?». Ricordo un collega psicologo affermare acutamente di essere rimasto stupito dal fatto che gli economisti avessero assunto a modello una caricatura di uomo le cui caratteristiche lo rendono borderline, un soggetto da mandare in analisi. Una quantità sempre maggiore di evidenze, sperimentali e non, sconfessa clamorosamente questa visione angusta suggerendo tre verità fondamentali: l’homo oeconomicus è assoluta minoranza, è triste ed è socialmente dannoso. È minoranza come dimostra uno studioso tedesco, Engel, che raccoglie e analizza complessivamente nel 2010 i risultati di 328 diversi esperimenti per un totale di 20.813 osservazioni in diversi Paesi del mondo. Documentando che solo un terzo dei soggetti analizzati si comporta da homo oeconomicus».
Qui leggete l’editoriale in versione integrale
E qui l'intervento di Bonacina al Meeting
 


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