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Cina: Aiuteremo gli americani se loro aiuteranno noi
La Cina mette sul piatto le sue condizioni : trattate il Tibet come i fondamentalisti islamici
Pechino scenderà in campo a fianco dell’America se quest’ultima sosterrà la lotta della Cina contro il separatismo di Taiwan, del Tibet e dello Xiniang.
Il governo cinese ha chiarito ieri quali sono le sue condizioni per un suo sostegno agli Stati Uniti nella lotta contro il terrorismo internazionale.
Il portavoce del ministero degli esteri, Zhu Bangzao – si legge sull’International Herald Tribune di oggi – ha dichiarato che la Cina potrebbe discutere sulla possibilità di combattere il terrorismo internazionale, ma soltanto se questa eventualità fosse discussa all’interno del Consiglio di Sicurezza dell’Onu (di cui si ricorda Pechino è uno dei membri permanenti e con diritto di veto), e non unilateralmente o all’interno della Nato.
Zhu ha ulteriormente precisato la posizione della Cina sottolineando che un’azione militare in risposta agli attacchi subiti dagli Stati Uniti
hanno bisogno di “prove concrete” e non dovrebbe colpire la popolazione civile, e comunque dovrebbe essere condotta in rispetto al diritto internazionale.
“Gli Stati Uniti hanno chiesto alla Cina di assisterli nella lotta contro il terrorismo – ha dichiarato Zhu – “La Cina allo stesso modo ha le sue ragioni per chiedere agli Stati Uniti di darle sostegno nella lotta contro il terrorismo e il separatismo che la colpiscono. Non si possono avere due pesi e due misure”
Il ruolo della Cina nell’odierna crisi Americana sarà uno degli argomenti di discussione al centro della visita del ministro degli affari esteri Tang Jiaxuan a Washington, in agenda per la prossima settimana.
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