Sostenibilità

Tariffe in euro: Cittadinanza attiva all’attacco

Duro comunicato sulle dichiarazioni rilasciate oggi dalla Autorithy per le comunicazioni sulla possibilità di abolire la tariffazione al secondo con il passaggio alla nuova moneta

di Redazione

?Giù le mani dalle bollette telefoniche. Non c?è bisogno di valutare alcunché riguardo l?arrotondamento delle tariffe telefoniche.? Queste le dichiarazioni di Ettore Lupo, responsabile delle politiche nazionali dei procuratori dei cittadini di Cittadinanzattiva, sulle dichiarazioni rilasciate oggi dalla Autorithy per le comunicazioni sulla possibilità di abolire la tariffazione al secondo con il passaggio alla nuova moneta.

? Le compagnie telefoniche e l?autorità?, ha continuato Lupo, ?farebbero bene ad attenersi semplicemente a quanto dice la legge e ad evitare di tirare in ballo Bankitalia, dicendo peraltro delle inesattezze . La legge parla chiaro: importi in lire espressi in unità (il caso di molte tariffe telefoniche ?al secondo?) vanno convertiti in euro utilizzando cinque cifre decimali, come stabilito dal d.lgs 213/98 G.U. 8/7/1998. Oltretutto la norma è ben nota ad alcune compagnie telefoniche, che già comunicano l?importo del credito telefonico in Euro con quattro cifre decimali. E? scandaloso che una Autorità di vigilanza proponga soluzioni a solo vantaggio delle aziende.?

?La tariffazione al secondo è una conquista per i consumatori?, infine concluso Lupo, ?infatti, come abbiamo più volte ricordato anche all?autorità (con cui, da Gennaio, attendiamo di poter parlare), è l?unica modalità possibile per garantire la comparabilità delle tariffe e il principio della proporzionalità tra costi e consumi. Chiediamo di essere ascoltati al più presto dall?Autorità su questi argomenti, e che venga anzi abolita ogni altra tariffazione diversa da quella al secondo. Gli importi potranno anche essere pubblicizzati al minuto per rendere più facile ai cittadini ricordare il prezzo ma per la fatturazione (cioè gli addebiti ) va sempre adottata la precisione del secondo e del quinto decimale per gli importi da contabilizzare.

Queste le proposte di Cittadinanzattiva per le tariffe telefoniche avanzate già da mesi.

a. Il superamento dello scatto alla risposta, in considerazione della sua vessatorietà, poiché costituisce una sorta di “tassa di accesso” del tutto immotivata e perché contribuisce alla non confrontabilità delle tariffe telefoniche. Faccio notare che in caso di “caduta” della linea si arriva al paradosso che il consumatore paga il disservizio.

b.La definitiva adozione del secondo (sessantesimo di minuto) come unità di misura sia nella telefonia fissa che mobile, per il conteggio dei costi delle telefonate, e ciò per consentire al consumatore una reale possibilità di comparazione delle offerte.

c. L’eliminazione del costo di ricarica, cioè del sovrapprezzo di lit. 10.000 che alcune compagnie applicano alle ricariche (es. le carte da lit. 50.000 e 100.000) che rappresentano per il consumatore una commissione o un aggio da pagare che si concretizza con l’aumento del costo delle chiamate che può arrivare ad oltre il 20%.

d. Rendere, infine, obbligatorio per le compagnie telefoniche pubblicizzare prezzi unici, quindi offerte commerciali con l’indicazione di prezzi “tutto incluso”, per evitare che sia il consumatore a dover risalire al prezzo complessivo finale, aggiungendo al costo delle telefonate, l’iva e altri costi aggiuntivi.

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