Cultura

Mito, un settembre di musica accessibile

Dalla classica al jazz, rock e pop, dalla musica antica a quella d’avanguardia, fino alle tendenze musicali più innovative: Torino e Milano unite dalle note e dal low cost

di Silvano Rubino

Fare cultura in tempi di crisi? Si può e si deve, soprattutto se ci si sforza di renderla accessibile al più ampio pubblico possibile. La sfida di Mito – Settembre in musica, il festival musicale che unisce Milano e Torino, è quanto mai attuale in questo periodo difficile.
19 giorni di Festival, dal 5 al 23 settembre, 190 appuntamenti nelle due città di cui 156 concerti, più di 4100 artisti coinvolti. Con una politica di contenimento dei prezzi e molti eventi a ingresso gratuito. «Per tutti noi MITO SettembreMusica è la prova che la collaborazione tra le grandi città consente di produrre innovazione e diffusione della conoscenza artistica e musicale, non più patrimonio di pochi, ma beneficio di molti», dichiarano  nella loro introduzione al programma il Sindaco di Torino Piero Fassino e il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia.

Dalla classica al jazz, rock e pop, dalla musica antica a quella d’avanguardia, fino alle tendenze musicali più innovative: un programma ricchissimo, con la voglia di essere anche un'occasione di educazione musicale, con il coinvolgimento delle scuole, con guide all’ascolto, colloqui con i musicisti, incontri preparatori nelle scuole,  la diffusione nelle periferie e una grande attenzione ai ai bambini, anche ai piccolissimi.

E per sottilineare il valore della sfida e l'effetto "coinvolgimento", lo staff milanese del Festival MITO si è improvvisato protagonista di un video, girato per le strade di Milano: ed è la prima volta che un festival di musica realizza un "lipdub"

 

IL COMUNICATO CON I DETTAGLI DEL FESTIVAL


L’inaugurazione e le grandi orchestre
L’edizione 2012 apre il 5 settembre al Teatro Regio di Torino, con l'Orchestre National de France diretta da Daniele Gatti in un omaggio a Claude Debussy nel centocinquantenario della nascita. Il giorno dopo Orchestra e direttore si spostano a Milano per l’inaugurazione meneghina al Teatro alla Scala. Al compositore francese è dedicato un ampio ciclo di concerti con molte opere sinfoniche, musica da camera e gran parte della produzione pianistica, eseguita da straordinari giovani talenti.
Tra le importanti orchestre ed ensemble internazionali che saliranno sul grande palco metropolitano del festival troviamo l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo con Yuri Temirkanov, la English Chamber Orchestra con Colin Davis, la Internationale Bachakademie Stuttgart con Helmuth Rilling, Le Concert des Nations con Jordi Savall, Philharmonia Orchestra con Esa-Pekka Salonen, l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio con Bertrand de Billy, I Filarmonici di Roma con Uto Ughi.
Il ritorno della Filarmonica della Scala, il 16 settembre a Milano e il 17 Torino, avviene sotto la guida del giovane italiano Andrea Battistoni. A Milano sarà l’occasione per portare la sinfonica fuori dai teatri d’elite e raccogliere molte migliaia di persone nell’ascolto della musica classica: un evento simbolo che trasforma un palasport in una sala da concerto con le musiche di Brahms e Musorgskij. Al pianoforte Louis Lortie.
A Torino l’Orchestre de Chambre de Lausanne eseguirà con Christian Zacharias all’Auditorium Giovanni Agnelli tre concerti per pianoforte di Beethoven.

Focus contemporanea: Luis De Pablo e Kaija Saariaho
Con la London Sinfonietta diretta da David Atherton, la Filarmonica ’900 con José Ramon Encinar e l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai sotto la guida di Daniel Kawka, MITO conduce il pubblico alla scoperta della musica del nostro tempo con un’ampia rassegna dedicata a due compositori viventi, lo spagnolo Luis De Pablo e la finlandese Kaija Saariaho. In tre concerti, replicati con programma identico a Milano e Torino, viene presentata una selezione rappresentativa dei loro lavori per orchestra o ensemble, con nove prime italiane e una prima esecuzione assoluta. Attorno a loro una schiera di autori contemporanei come Giacomo Manzoni, Sylvano Bussotti, György Kurtag, Claude Vivier, Fabio Vacchi, George Crumb, Filippo Del Corno, Gilberto Bosco, Michele Dall’Ongaro, Giulio Castagnoli, Fabio Mengozzi e Stefano Pierini, dimostra quanto la musica nelle sue molteplici espressioni sia un’arte “giovane” in continua espansione.


Musica sacra, antica, barocca
Una delle iniziative che più valorizza il legame tra musica e territorio è quella dedicata alla musica antica, sacra e barocca: concerti e messe nelle chiese cittadine, quindi in un contesto storico-architettonico che ne valorizza il contenuto e ricrea il legame tra presente e passato. In programma Messe e concerti da Ockeghem e Monteverdi a Bach e a Haydn, con importanti novità che emergono dal passato come la Messe solennelle di Hector Berlioz, creduta perduta e riscoperta solo nel 1991. A Torino Rinaldo Alessandrini con il suo Concerto Italiano esegue per la prima volta in città Il ritorno di Ulisse in patria di Claudio Monteverdi; a Milano un programma con Sinfonie e Madrigali di Monteverdi.
Quest’anno, nel 400° anniversario della nascita, MITO dedica un omaggio speciale a Giovanni Gabrieli, l’“inventore del suono stereofonico”: nelle sue composizioni suoni di voci e strumenti si incrociano sotto le arcate delle basiliche per una straordinaria esperienza di musica e architettura.

Omaggio a Giulio Ricordi
Sempre per celebrare un importante anniversario musicale, a Milano MITO SettembreMusica dedica un’intera giornata del cartellone a Giulio Ricordi, illuminato editore, scrittore, poeta e compositore milanese, nel centenario della morte. In programma un convegno e concerti che presentano alcune sue opere, dalla musica pianistica a quella da camera.

Dalla tradizione italiana alle musiche dal mondo
Il Festival si propone come modello per nuovi equilibri e proposte, aprendo il suo palinsesto a contributi e generi diversi. Due anime differenti: da una parte la tradizione italiana, con un filone di concerti dedicati alla canzone d’autore e alla musica popolare, per raccontare e valorizzare territori nostrani, con Ambrogio Sparagna e Francesco De Gregori, Paolo Conte, Peppe Servillo in Memorie di Adriano, Marta sui tubi play Lucio Dalla; dall’altra importanti collaborazioni a livello internazionale, come ad esempio con il metaLAB dell’Università di Harvard, il Montreux Jazz Festival e presenze da mondi lontani con il Gamelan di Sebatu che consentiranno al pubblico di incontrare nuove proposte internazionali, incroci di stili e incontri tra diversi generi.
Tra musica colta e popolare si muovono anche i concerti dedicati alle tradizioni di un Paese lontano: dal Marocco ritmi e canti in collaborazione con il Festival de Fès des Musiques Sacrées du Monde (città legata dal 2010 alla Città di Torino da un accordo di collaborazione), dalla Romania una serie di capolavori di George Enescu, il più europeo dei musicisti rumeni.

Jazz, rock, pop, elettronica e molto altro ancora
Concerti jazz, rock e pop, progetti d’avanguardia e serate di elettronica, che attraversano mondi musicali apparentemente distanti tra loro, offrono al pubblico uno sguardo trasversale sulla musica di oggi. Il trombettista Paolo Fresu torna a MITO con due concerti, a Milano e Torino, insieme a Uri Caine. A Torino un concerto con Alva Noto & Ryuichi Sakamoto, un recital della nigeriana Layori, due concerti di musica cinese al Museo d’Arte Orientale, AirEffects_atto primo con, tra gli altri, Riccardo Giovinetto e per finire il progetto Musica come estasi in collaborazione con il festival Il Sacro attraverso l’Ordinario.
A Milano un susseguirsi di artisti internazionali come il Tania Maria Trio, il giovane gruppo indie-folk islandese Of Monsters and Men, il polistrumentista berlinese Konstantin Gropper alias Get Well Soon, un omaggio al film cult Blade Runner, lo “sperimentale” Ben Frost con Music for Six Guitars, uno spettacolare omaggio al teorico dei media Marshall McLuhan, con la collaborazione del metaLAB@Harvard University, fino alla grande festa di chiusura, con quattro Dj che si divertono a rivestire di nuove e vivaci sonorità i grandi successi degli anni Settanta/Ottanta.

Alle sonorizzazioni e alla musica per film sono dedicati eventi in entrambe le città: a Milano un omaggio a Charlie Chaplin nel 35esimo anniversario della scomparsa con due proiezioni di film e l’esecuzione integrale dal vivo della colonna sonora originale; a Torino due sonorizzazioni al Museo del Cinema: KTL vs Sunrise di Murnau e Vladislav Delay vs Ho affittato un killer di Kaurismaki.

Mozart e la sindrome di Tourette è il tema di un incontro organizzato da MITO in collaborazione con l’Ospedale Niguarda e l’Istituto Neurologico Carlo Besta, l’Università degli Studi di Milano e l’Università LUdeS di Lugano per approfondire le relazioni tra l’ascolto, la composizione e l’esecuzione della musica e il cervello.

Spettacoli per bambini e ragazzi e il progetto educational
Per i bambini e ragazzi, ogni sabato e domenica pomeriggio, sei concerti-spettacolo a Torino e sette Milano, di cui, per la prima volta nel cartellone milanese, una giocosa rappresentazione musicale sviluppata ad hoc per bambini dai 18 mesi ai quattro anni. All’interno del cartellone MITOFringe, il Festival propone, nel mesi di giugno, cinque guide all’ascolto con giovani musicologi. A Settembre si confermano gli incontri con i grandi artisti internazionali presenti al Festival. Per avvicinare i giovani alla comprensione della musica, una sezione del progetto Educational è rivolta agli studenti delle scuole e ai loro insegnanti. A Torino prosegue il fortunato progetto Dentrolamusica, guida telematica all’ascolto e alla lettura della partitura.

MITOFringe e MITO per la città
Le rassegne dei concerti fuori cartellone MITOFringe a Milano e MITO per la città a Torino tornano per il quarto anno nei due capoluoghi.
A Milano si potrà respirare aria di MITO già a partire dal 6 giugno, in occasione dell’apertura della biglietteria del Festival, fino al 7 luglio, con MITOFringe, la rassegna che anticipa il grande MITO di settembre e invade piazze, cortili, parchi, stazioni ferroviarie e della metropolitana, università, biblioteche e tanti altri luoghi ancora, dal centro alle periferie. Un mese di concerti offerti gratuitamente – dalla classica al jazz, rock e pop, dalla musica etnica a quella antica: un regalo alla città e un’occasione per i giovani musicisti emergenti di mettere in gioco il proprio talento.
A Torino, MITO per la città si svolgerà in contemporanea con il Festival e, quest’anno, si arricchirà di 30 concerti dislocati in chiese, teatri, centri di aggregazione e club, toccando tutte le Circoscrizioni, in rapporto stretto con la città e i suoi quartieri, con un’offerta di qualità, in stretta connessione con il cartellone principale, di prevalente matrice classica ma attenta anche a jazz, canzone d’autore e world music. Proseguendo inoltre la positiva esperienza degli ultimi anni, la musica continuerà a raggiungere ospedali, centri di accoglienza, case di riposo e istituti penitenziari, arrivando così a un pubblico che altrimenti non potrebbe goderne.

Da ultimo, ma di grande importanza, il Festival MITO suona green, perché è da sempre impegnato a compensare le emissioni prodotte e a ridurre l’impatto ambientale.

 


 


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