Famiglia

Approvato il Quoziente Roma

Dopo il Quoziente Parma, arriva il Quoziente Roma. 90 mila famiglie non pagheranno la tassa sui rifiuti, grazie ai nuovi criteri di valutazione del reddito, che tengono conto dei carichi familiari.

di Sara De Carli

«Non posso pensare che si chiuda questa legislatura senza aver fatto il quoziente familiare», disse Gianni Alemanno, sindaco di Roma, nel gennaio 2010. Dopo tre mesi, l’accordo con Parma, che il suo Quoziente lo ha approvato proprio a marzo 2010.  
Ieri l’assemblea capitolina ha approvato la «proposta n. 27/2012. Modifiche al Regolamento per l'applicazione sperimentale della tariffa per la gestione dei rifiuti urbani nel territorio di Roma Capitale, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 56 dell' 1/2 luglio 2010, ed introduzione in via sperimentale del Quoziente Roma». È la prima grande città, dopo Parma, a mettere in campo una rimodulazione in proprio dei criteri per stabilire le tariffe e i costi dei servizi. Battuta però da Regione Lombardia, che dal 1 luglio sta sperimentando il fattore famiglia in alcuni suoi Comuni.


«È un momento storico, con il Quoziente la città di Roma vuole dare una risposta reale e concreta alle famiglie», ha detto Gianluigi De Palo, ex pesidente delle Acli romane e assessore alla Famiglia, all'Educazione e ai Giovani nella giunta di Alemanno-bis. «Sono diventato assessore per vedere questo giorno».
«Nonostante la crisi economica abbiamo investito 27 milioni di euro per garantire a un numero maggiore di famiglie con figli di non pagare la TIA- Tariffa Igiene Ambientale. Senza dimenticare la scelta di lasciare invariate le tariffe di nidi e mense scolastiche, servizi con la qualita' migliore a livello nazionale, che gia' tengono conto del numero dei figli. Sono politiche concrete», ha detto. Secondo i calcoli del Comune, questa novità significa per 90.000 famiglie romane il raggiungimento dell’esonero totale dal pagamento della TIA.
Sempre ieri l’assemblea capitolina ha approvato anche un ordine del giorno collegato, a firma di Federico Guidi, presidente della Commissione Bilancio di Roma Capitale, che prevede di estendere il più possibile l’ambito di applicazione del Quoziente Roma, sia alzando la soglia di reddito dei beneficiari sia coprendo altri settori, quali le mense scolastiche e gli asili.
 


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