Welfare

Stop stalking: un nuovo servizio

Presentato a Roma "Vodafon Angel" progetto di Fondazione Vodafone Italia con la Polizia di Stato. Dopo la fase sperimentale ci sarà la diffusione nazionale del servizio

di Redazione

Si chiama Vodafone Angel il nuovo servizio di assistenza e soccorso per le donne vittime di stalking che, grazie a un apparecchio simile a un cellulare, consentirà a chiunque ne abbia bisogno di attivare un collegamento immediato con il centro antiviolenza da dove, in caso di pericolo, partirà tempestivamente un segnale di allerta alle forze dell'ordine, insieme a tutte le informazioni necessarie per intervenire.
Il progetto, realizzato dalla Fondazione Vodafone Italia in collaborazione con la Polizia di Stato, è stato presentato oggi a Roma.

Il dispositivo, in grado di attivare un sistema di geo-localizzazione, di ascolto ambientale e di registrazione, è stato finora sperimentato, in collaborazione con la questura di Roma, su un campione di 33 donne vittime di violenza. A breve sarà firmato un protocollo d'intesa tra Vodafone Italia e Polizia di Stato, per diffondere il servizio Vodafone Angel a livello nazionale.
«Questo servizio permetterà a tutte le forze dell'ordine di diventare parte attiva nel contrasto allo stalking», dice Francesco Cirillo, vice capo della Polizia. Il coordinamento sociale, è a cura di Fondazione Pangea, mentre il centro antiviolenza, è gestito dalla Associazione Differenza Donna.
«Vodafone Angel è prima di tutto un sistema di persone e istituzioni, innovazione tecnologica e competenze specifiche con l'obiettivo di dare più sicurezza alle donne ad alto rischio di violenza, e migliorare la loro qualità di vita», ha dichiarato Paolo Bertoluzzo, Ad di Vodafone Italia, presentando l'iniziativa. «Abbiamo considerato l'iniziativa come un esempio concreto per contribuire alla costruzione di un contesto sociale equilibrato e favorevole a sviluppare il sistema economico di una impresa, con uno sguardo di lungo periodo».
«Per fortuna c'è una legge», ha commentato il presidente della provincia di Roma Nicola Zingaretti sul tema stalking.«Come tutte le cose, le leggi vivono se c'è chi si preoccupa di farle funzionare, in questo caso, una grande azienda ha messo in campo un servizio molto innovativo, tassello di un azione civile contro questa follia. Poi ci sono i centri antiviolenza, altro straordinario strumento anche se purtroppo non di prevenzione ma solo di accoglienza».
 

Lo stalking è un fenomeno trasversale, diffuso nella nostra società più di quanto generalmente si immagini. Si tratta di una violenza di tipo psicologico; una forma persecutoria che può degenerare in casi di violenza più gravi.
Dalla fase di sperimentazione del progetto, condotta su 33 donne, è emerso che la maggior parte dei comportamenti persecutori sono messi in atto da partner o ex partner, a conferma del fatto – spiegano i promotori dell'iniziativa – che la violenza sulle donne avviene quasi sempre all'interno della famiglia: in 6 casi si è trattato di coniugi, in 10 di ex coniugi, 12 sono ex conviventi o ex fidanzati, mentre i restanti sono parenti, sconosciuti, colleghi o vicini di casa.
 

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