Comitato editoriale

“La memoria si fa strada” in ricordo di Falcone

Il 18 e 19 luglio l'Agesci torna a Palermo per una manifestazione che non vuole essere solo commemorazione

di Redazione

L'Agesci (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani) dopo vent’anni si dà appuntamento a Palermo, ancora  nei   luoghi  e  lungo i percorsi  che  furono  quelli  della fiaccolata  in  cui  Paolo  Borsellino,  a  un  mese  dalla  strage  di  Capaci,  consegnò anche agli scout il testimone dell’impegno per una società più giusta.

La memoria si fa strada” è il titolo e il tema delle giornate promosse dall’Agesci il 18 e 19 luglio a Palermo per ricordare la strage di Capaci.
Vent’anni dopo l’assassinio di Giovanni Falcone «ci ritroviamo a confrontarci con le parole e i gesti di un rinnovato impegno sui sentieri della legalità». L’appuntamento, spiegano i promotori, «è ancora nei luoghi e lungo i percorsi che furono quelli della fiaccolata in cui Paolo Borsellino, a un mese dalla strage», consegnò «anche agli scout il testimone dell’impegno per una società più giusta».
Nel 1992 la manifestazione contro la mafia dell’Agesci vide circa 10mila ragazzi e ragazze percorrere le strade di Palermo devastate dalla strage di Capaci.
In questi anni, prosegue la nota, «la nostra attività sui territori è stata sempre più intensa e tesa a ricercare non solo l’impegno collettivo ma anche quello personale, che ci vede incamminati sul sentiero della cittadinanza attiva, anche rischiando, talvolta, sul piano personale». La «restituzione dei beni confiscati alla comunità e la collaborazione con le altre associazioni territoriali hanno dimostrato quanto grande sia l’impegno dell’Agesci nell’attivare veri percorsi di cambiamento».
Una manifestazione che non vuole essere – come scrivono gli organizzatori – un mero ricordo «né commemorazione ma memoria, per fare nostro un testimone che ci vede coinvolti e non spettatori, che chiama ciascuno per nome.  In  questo cammino vogliamo ritornare a essere insieme uniti e propositivi, ancora una volta cerchiamo di fare il nostro “Punto della strada” per aprire nuove prospettive che interessano i giovani e il loro futuro»