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Sei in politica? Niente servizio civile
Al 27enne Matteo Afker, eletto nel consiglio comunale di Garbagnate milanese e volontario presso lo stesso ente, viene imposta la scelta: delle due, l'una. "Ma io decido di non scegliere", ribatte il giovane
È un caso senza precedenti quello che vede coinvolto Matteo Afker, 27 anni, da maggio 2012 consigliere di opposizione del Movimento 5 stelle nel Comune di Garbagnate Milanese (sconfitto per soli 2 punti percentuali al ballottaggio per diventare sindaco) ma soprattutto volontario in Scn, Servizio civile nazionale, sempre dal maggio scorso e proprio presso la stessa amministrazione comunale: entro venerdì 19 luglio deve scegliere tra una delle due mansioni, in quanto dall’Unsc, Ufficio nazionale servizio civile, gli è stata comunicata l’incompatibilità del doppio ruolo di consigliere-serviziocivilista presso il medesimo ente, come riporta il sito esseciblog.it.
Mai negli undici anni di storia del Scn si era verificato un caso simile. O meglio, mai era stato richiesto all’Ufficio nazionale un parere in merito. “L’ha richiesto la responsabile comunale dei volontari, me l’aveva detto. Ma mai ci saremmo aspettati un parere negativo dall’Unsc, siamo rimasti sbigottiti”, ci spiega Afker, che si è visto piombare addosso una lettera della Presidenza del Consiglio dei ministri (di cui fa parte l’Unsc, da poco accorpato al Dipartimento della gioventù con il conseguente cambio di direttore, leggi in alto a destra) in cui viene espressamente richiesto all’ente, quindi il Comune di Garbagnate, di obbligare la persona a una scelta tra le due posizioni, entro 10 giorni dal ricevimento della missiva. Ovvero, venerdì 19. Cosa farà Afker? “Mi sono consultato con un avvocato, la mia intenzione è di rispondere per tempo, ma dicendo che non intendo scegliere tra le due”, rimanendo quindi sia consigliere sia volontario in Scn. “Il fatto è che c’è un vuoto legislativo, un buco da colmare in materia, e spero che il mio caso serva in tal senso”, ribadisce Afker, “tutti i volontari che ho consultato la pensano come me, e sono contrari al parere negativo dell’Ufficio nazionale”.
D’altra parte, proprio Paolo Molinari, vicedirettore dell’Unsc, spiega a Vita.it come “non ci sia una norma che prevede l’incompatibilità. Piuttosto, si tratta di una questione di opportunità: se il soggetto si trova nelle doppia condizione di controllore e controllato, si potrebbe minare il buon andamento istituzionale”. Come servizio civilista, Afker si occupa della parte amministrativa dell’Ufficio giovani del Comune milanese. “Nel regolamento enti locali c’è l’incompatibilità tra consigliere e dipendente comunale. È chiaro che non si tratta del caso in questione, in quanto il volontario in Scn è una figura ibrida nel contesto, dipendendo dallo Stato”, aggiunge Molinari, “ma la sostanza è che una scelta va fatta, e naturalmente non dobbiamo farla noi, ma in sede comunale. Dopotutto, non ci siamo mossi noi per primi, ci è stato chiesto il parere e enoi abbiamo risposto”.
Il giovane consigliere-volontario, al primo incarico politico, intende non adeguarsi perché “da una parte sono stato eletto, dall’altra selezionato, in estrema trasparenza”. La questione è delicata, perché comunque vadano le cose, l’impatto è a prima vista locale, ma si apre un casus belli: anche in vista della prossima riforma del Servizio civile nazionale, una chiara regolamentazione in merito andrebbe incontro alle esigenze di tutti.
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