Sostenibilità
Commercio equo, convegno a Lingen
Produttori e commercianti riuniti al convegno internazionale della Fair trade Label Organization
Tre continenti si sono dati appuntamento ieri a Lingen, cittadina della Germania ai confini con l’Olanda, per discutere le nuove prospettive per il commercio equo: una occasione importante per investire in professionalita´, in formazione, nel confronto, per avviare il coordinamento internazionale dei marchi (Flo) agli standard di certificazione europea Iso 65. Gli unici posti vuoti erano quelli riservati alle organizzazioni del Nicaragua che non hanno potuto raggiungere la Germania per la chiusura dello spazio aereo americano.
Insieme a loro, anche una rappresentanza di licenziatari, le aziende che hanno scelto di commercializzare prodotti ad alta dignità e che hanno avuto la possibilità di confrontarsi con le stesse organizzazioni di produttori: cooperative che esportano caffè, tè, miele, succo di arancia, zucchero, banane, cacao per il mercato occidentale, ma che sono ancora costrette a vendere parte del loro raccolto al circuito commerciale tradizionale.
Fortissimo il messaggio giunto da questi ultimi: maggiore rappresentatività all’ínterno degli organi decisionali del coordinamento dei marchi, ma anche una comunicazione piu´decisa nei confronti die consumatori perché, per queste organizzazioni, il commercio equo rappresenta la sostenibilita´della vita. Significative, in questo senso, le testimonianze di alcuni produttori di quei paesi, come la Colombia, in cui il commercio equo rappresenta una delle alternative alla monocultura della droga. O quella dei rappresentanti delle cooperative della Tanzania che hanno potuto costruire una scuola superiore grazie ai fondi sociali garantiti loro dal fair trade. Nelle prossime giornate del meeting, che si concluderà venerdì 21 settembre, la discussione si aprirà, analizzando forza e prospettive del commercio equo, le strategie del mercato, gli strumenti per appropriarsi di queste opportunità
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